Vlahovic, Immobile, Arnautovic? No grazie. Il bomber con la media gol più alta d’Italia gioca in Serie C, nel Girone B. Se lo coccola la Carrarese, prima in classifica a quota 12 punti. Voce del verbo Alessandro Capello, il 26enne nato a Bologna e con un passato nelle giovanili dell’Inter. 5 gol in 3 partite. Nessuno come lui in Serie A e B. Una tripletta alla 2° giornata contro la Recanatese e una doppietta contro la Virtus Entella, nell’ultimo incontro stagionale. Sulle due vittorie per 3-1 dei gialloblù, c’è soprattutto il suo zampino. “A livello personale c’era uno stimolo in più nel far bene oggi visto che giocavo contro la mia ex squadra, ora voglio continuare così e non fermarmi”, ha detto in sala stampa nel post gara.
L’uomo che non ti aspetti. Silenzioso, dal basso. Dalla Serie C, che poi è un po’ quel luogo che riserva sorprese. Le più belle. Alessandro Capello è una di queste. 5 reti in 3 presenze. Il ragazzo 26enne di Bologna si è messo alle spalle attaccanti del calibro di Vlahovic, Arnautovic e Immobile. Rispettivamente 4, 6 e 5 gol per i tre centravanti della Serie A, ma in ben 7 giornate. E dopo 4 settimane, nessuno aveva realizzato 5 reti. In Serie B lo stesso numero di marcature se lo porta con se Waild Cheddira del Bari: anche per lui 5 gol, ma con una partita in più sulle gambe. Seguono La Mantia (Spal), Gondo (Ascoli) e Inglese (Parma) a quota 4 reti. Una media gol impressionante. E un debutto con doppietta incorporata, quella siglata alla Recanatese. In Italia nessuno ha la sua media realizzativa di 1,6 reti a partita (5, in 3 giornate apparizioni)
Tra l’Emilia Romagna e la Lombardia, tra Bologna e Milano. Parte da queste due tappe il viaggio di Capello, che nelle squadre Primavera dei due club colleziona in totale 56 presenze impreziosite da 20 reti dal 2011 al 2014. 3 anni intensi, nei quali stringe rapporti con alcuni calciatori che giocano attualmente in Serie A: Bonazzoli, Radu e Ferrari. Tra le tante conoscenze, anche quella con Diego Milito dell’Inter. Un’apparizione breve: le strade si separeranno molto presto. Tra il 2014 e il 2016 gioca prima nel Cagliari, con cui mette in bacheca solo 4 presenze (di cui 3 con la Primavera). Va in prestito così al Varese, dove gioca per la prima volta ta i professionisti. Ma lo fa, anche in questo caso, per troppo poco: solo 4 gettoni in campionato e 0 gol realizzati. Torna di nuovo in Sardegna, ma inizierà un lugno giro di prestiti.
Prima il Prato, dove riesce a vivere una delle sue migliori stagioni in carriera. Segna ben 11 reti e fornisce 2 assist. Ma soprattutto contribuisce alla salvezza della squadra ai playout. Poi l’Olbia con cui timbra 8 volte in 35 presenze e Padova, dove trova la sua consacrazione. Coi biancorossi ben 21 reti in 70 presenze dal 2017 al 2019. Nel 2017 è protagonista della promozione in Serie B dei veneti e dal 2018 al 2019 colleziona anche 7 presenze nel campionato cadetto. Un campionato che lo ospita ancora, questa volta con la maglia del Venezia, un anno più tardi: 38 presenze, 7 reti e 6 assist. Con i veneti, in totale, 55 presenze, 8 reti e 8 assist. Poi la Liguria, destinazione Virtus Entella, ancora in Serie B. Prima di passare alla Carrarese, con cui ha firmato un contratto fino al 2024. Una gavetta infinita, per arrivare fino a qui: miglior media realizzativa in Italia. Sopra campioni infiniti, al di là di tutto. Capello vuole sognare in grande con la sua Carrarese.
A cura di Manuele Nasca
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