Due anni fa la grande paura e le fratture al volto. Caponi ora fa più assist di tutti I VIDEO
Il dolore, poi il sorriso. Nel mezzo forza, tanta forza. Andrea Caponi oggi colleziona più assist di tutti in Serie C. Il centrocampista 33enne del Pontedera è a quota 6 e ha già fatto meglio dell’anno scorso, quando terminò a 5. Dietro di lui i vari Galuppini, Galazzi, Botta e Vandeputte. Gli ultimi due passaggi vincenti li ha regalati a Magnaghi e a Espeche nella vittoria per 3-2 di sabato sul campo della Viterbese. Da applausi, soprattutto se si tiene conto di ciò che gli successe poco più di due anni fa. Agosto 2019, in un duro scontro nell’amichevole contro la Pistoiese Andrea rimedia la frattura dell’osso orbitale, della mascella e dello zigomo. La paura, il 118 che interviene subito e lo porta di corsa all’ospedale Lotti di Pontedera, dove arriva in codice giallo. Un terribile déjà vu, perché una sorte simile (perfino peggiore) capitò otto anni prima al fratello Manuel, costretto ad abbandonare il calcio dopo 18 lunghi giorni di coma.
Caponi e la forza di ricominciare, come l’idolo Baggio
Dopo il terribile scontro del 2019, Andrea ci mette appena 75 giorni per tornare in campo. Una sorpresa anche per i medici, che pronosticavano un recupero molto più lungo. In mediana Caponi ci va con la mascherina che fa sorridere la figlia Caterina perché le ricorda un po’ Zorro. Da lì 65 partite di campionate, 64 delle quali iniziate dal primo minuto, faro di un Pontedera in piena lotta playoff con 18 punti. Più forte del dolore, come l’idolo Roberto Baggio, un altro che non si è di certo arreso davanti alla sfortuna.
Quel faccia a faccia con Gattuso…
Faccia da bravo ragazzo, carattere forte. Nel gennaio del 2015 arriva al Pisa, con Favarin che vuole puntare su di lui. Peccato che dopo una settimana venga esonerato e che al suo posto arrivi Gattuso. “Tempo 48 ore e ebbi un comportamento sbagliato. Ci scontrammo in allenamento“, racconterà Andrea. Lui che a 10 anni entrò nelle giovanili dell’Empoli, un percorso condiviso con Eder e Saponara: “Abbiamo perso anche una finale del Torneo di Viareggio ai rigori contro l’Inter di Balotelli“. Poi, ancora ragazzo, anche un esperienza nel Figline, dove si spoglia accanto a campioni come Enrico Chiesa e Robbiati. Un’emozione che dura poco, perché dopo 10 giorni Andrea si rompe il ginocchio. Tanto dolore, ma anche tanta forza. Nessuno gli ha mai regalato niente. Ha conquistato tutto da solo, fino all’ultimo… assist.