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Verso Picerno-Taranto, dalla sfida da “favola” allo sfogo di Capuano: “Ci sentiamo scippati”

Capuano

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La Lega Pro è iniziata da poco ma sono già tante le sorprese che ha riservato e le emozioni che ha suscitato ai tifosi. C’è grande attesa per il match in cui Picerno e Taranto si sfideranno al “Donato Curcio”. Due squadre che hanno iniziato con una vittoria il campionato e sperano di conquistare altri tre punti per mantenere la testa della classifica del girone C. I padroni di casa guidati da Emilio Longo vogliono esordire con una vittoria davanti ai loro tifosi mentre dall’altra parte siede Ezio Capuano, che sta modellando il Taranto e ha rivolto un appello per tornare il prima possibile a giocare nel suo stadio.

Longo Picerno

Capuano: “Fateci giocare allo Iacovone”

Picerno è la favola più bella del calcio italiano” – queste sono state le parole di Capuano alla vigilia del match, esprimendo un sincero apprezzamento per la squadra di Longo. Il Picerno ha conquistato una vittoria per 0-1 nel primo match, grazie a un gol nei minuti finali di Abou Diop, dimostrando allo stesso tempo una solida difesa e un attacco cinico. La formazione di Longo, che ha appena acquistato Pablo Vitali, predilige scendere in campo con il 4-2-3-1 e spesso si affida a Murano, che non è riuscito a segnare nel primo incontro ma è pronto a scoccare la prima freccia.

Dall’altra parte del campo, affronteranno una squadra ben organizzata, con una difesa robusta e guidata da un allenatore carismatico che motiva i suoi giocatori. Capuano ha ottenuto una vittoria per 2-0 al primo turno contro una delle squadre di spicco del campionato, il Foggia di Mirko Cudini. Questo match, che è stato coinvolto nell’incendio allo stadio Iacovone, ha mostrato che il Taranto potrebbe affermarsi in un campionato impegnativo, dove le favorite stanno avendo un avvio difficile. Ezio Capuano ha anche lanciato un appello ai microfoni di Antenna Sud: ” In questo momento ci sentiamo defraudati e scippati di qualcosa che è nostro. Noi come società non abbiamo alcuna colpa, il popolo tarantino non ne è responsabile. Chiedo al sindaco o a chi di competenza di garantire che possiamo giocare la partita contro il Messina allo stadio Iacovone, è un dovere verso i nostri 10.000 tifosi desiderosi di gioire.