Taranto, Capuano ritorna sullo spareggio del 2002: “Con me in panchina non avremmo perso”
La conferenza stampa di Ezio Capuano alla vigilia della partita col Catania. Di seguito le su dichiarazioni live. Diversi temi toccati: il precedente nel 2002 con la Serie B in palio, la rosa degli avversari e le questioni stadio e arbitri. Di seguito le sue parole.
Capuano: “Con me nel 2002 quella partita non l’avremmo persa”
L’allenatore del Taranto ha iniziato rispondendo a una domanda sul precedente del 2002, quando il Taranto ha perso col Catania la finale per andare in Serie B, dopo l’esonero dopo solo quattro partite di Capuano: “La gente non se lo ricorda ma allenavo io il Taranto quella stagione e venni esonerato. Magari non lo sa nessuno, ma dopo 22 anni vi dico perchè venni esonerato. Perché io non convocavo il direttore generale della banca popolare di Ancona nemmeno nelle amichevoli. Dopo 22 anni mi sono ripreso ciò che era mio, in quel momento ero un enfant prodige e venni privato della panchina del Tarato non per questioni di campo. Io non so cosa successe in quella finale, ma conosco Capuano. Se la mia squadra si gioca una partita del genere è difficile che non vada in B. Io ero allenatore di quella squadra e venivo dal miracolo fatto a Pozzuoli, dove arrivammo secondi e non mi fu permesso di fare la finale playoff perché non persi una partita. Per questo dico che l’uomo Capuano supera l’allenatore”.
Verso il Catania: “In C non c’entrano un ca*zo”
Poi sugli avversari: “Il Catania in Serie C non c’entra un ca*zo. Noi per fortuna siamo già salvi e vogliamo regalare al popolo tarantino un’altra gioia. Se non dicessi che la loro partita della vita è mercoledì sarei un grande ipocrita. Ma verranno a fare una grande partita, poi col capitale umano che hanno non c’è differenza tra chi gioca e chi non gioca“. Sul sistema di gioco: “Col Crotone Zauli ha visto la nostra formazione un’ora prima e si è messo a specchio col 3-5-2, poi io ho cambiato la partita in corsa. Non so come giocherà il Catania, noi l’abbiamo preparata in base a diverse possibili varianti. Poi noi abbiamo delle certezze a prescindere dal sistema di gioco dell’avversario“. Un commento anche su alcuni singoli, tra cui Bifulco: “Mi fate sempre la domanda su Bifulco e sembra che io mi voglia autocelebrare. Quando lo presi stava per andare all’Imolese, che sarebbe stato un enorme spreco di talento, non me ne vogliano a Imola. Io lo chiamai e gli dissi di non andare a Imola. Quando venne qua dicevano che era un giocatore da Eccellenza, io mangiavo m*rda e stavo zitto. A fine campionato è diventato un giocatore fortissimo. Domani non so neanche se lo faccio giocare, ma potrà essere un giocatore determinante“.
Capuano: “Col Var avremmo 7 punti in più. Gli arbitri vanno aiutati, ma non tollero l’egocentrismo”
Sulle scelte di formazione ha parlato così del ballottaggio Simeri-De Marchi: “Sono ragazzi che hanno caratteristiche diverse, sin qui li ho alternati ma potrebbero giocare insieme. Abbiamo preso giocatori che a gennaio non giocavano nelle proprie squadre. Matera e Miceli a Torre del Greco, non al Bayern Monaco o al Real Madrid, non giocavano. Così tutti gli altri, ma è stata una scelta, perché ognuno fa il calcio come vuole. Noi abbiamo preso giocatori fortissimi, poi fanno staffetta perché nè Simeri nè De Marchi hanno la tenuta sui 90 minuti. Per il mercato dobbiamo fare i complimenti a Massimo Giove, miglior ds del campionato insieme a quello della Juve Stabia“. Capuano ha commentato anche l’introduzione del Var ai playoff: “Mi fa un piacere illimitato. Se ci fosse già avremmo avuto 7 punti in più. Dico con grandissima onestà che sarebbe intervenuto anche sul rigore dato a De Marchi. Il nostro addetto stampa ha raccolto tutte le occasioni a sfavore del Taranto, se volete mettiamo qua il telefono e le facciamo vedere. Io aiuto gli arbitri, perché devono fare carriera, ma non ammetto l’egocentrismo. Contro il Crotone ha fischiato rigore un arbitro che ne aveva fischiato solo uno prima. Contro di noi il portiere del Latina si è mosso 7 metri prima e non è stato fatto ripetere. Poi questi ragazzi vanno aiutati, ma no all’egocentrismo e al protagonismo. Fanno i fenomeni perché non c’è il Var, ma ora per fortuna arriverà. Se volete mostro al mondo intero quello che ho detto“.
“Giocare a Brindisi è impossibile, non dico bugie al mio popolo”
Capuano ha commentato anche la designazione del match col Catania: “Non conosco la signora che ci arbitrerà, ma è una cosa bellissima e mi fido di Ciampi. Se lui ha deciso di affidare la partita alla signora Gasparotto io mi fido totalmente“. Poi sul rigorista: “Non so nemmeno chi gioca, ma speriamo di avere un rigore. Se lo avremo ottenuto in maniera meritata vedremo chi batterà”. Poi sulla notizia della settimana, ovvero il possibile trasferimento a Brindisi a causa della questione stadio: “Mi spiace, ma è una grande ca*zata, vi spiego perché. Il campo di Brindisi è in deroga per la C, quindi andrebbe allargato di 3 metri. Il campo di Brindisi, che è una città bellissima e dove sarei onorato di giocare, è in deroga perché il Brindisi ha vinto il campionato e ha diritto alla deroga. La situazione è stata infelice perché non è stato chiamato il Taranto, poi bisogna vedere se il sindaco ce lo dà o meno. Se la risposta fosse positiva comunque non avremmo l’autorizzazione della lega. Io non dico ca*zate alla mia gente. Però dico un’altra cosa: il Taranto deve giocare allo Iacovone, così come il Real Madrid gioca a Madrid. Io rappresento Taranto e non dico bugie al mio popolo. Ma chi glielo va a dire che non possono più vedere il Taranto allo Iacovone? Quelli che hanno consigliato il campo di Brindisi e che hanno fatto anche una figura di m*rda con la lega?“.