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Taranto, Capuano: “Con l’Avellino ennesimo scippo al Taranto. Mercato? Interverremo”

Ezio Capuano è stato ospite di Antenna Sud nella serata di martedì 19 dicembre. L’allenatore ha toccato diversi temi tutti legati al suo Taranto. L’ultima partita, l’imminente mercato di gennaio, la forza del suo gruppo e dei giocatori di maggiore spicco. Di seguito tutte le sue dichiarazioni.

Capuano: “Con l’Avellino l’arbitro ha fatto un errore che rimarrà nella storia moderna del calcio”

L’allenatore del Taranto esordisce sull’episodio arbitrale nella sfida con l’Avellino del gol annullato a Bifulco: “Io nel calcio ci sono dall’85/86 e ne ho subite di tutte, ma questo non mi era mai capitato. Forse l’arbitro pensava di arbitrare in B dove c’è il var e gli dicono di aspettare. Io a Bifulco gli ho detto di attaccare sulla sinistra e lì pensavo di aver vinto la partita. L’arbitro poi ha fatto una cosa che rimarrà nella storia moderna del calcio. Questo è l’ennesimo scippo che il mio Taranto subisce. Lì ho detto ‘ho vinto’ e invece no.” Poi una battuta su una domanda da casa: “Se io fossi un personaggio storico? Robin Hood, perché tutelo sempre chi è più debole.”

Poi una considerazione sul gruppo e sulla prestazione: “A prescindere da questo episodio ritengo il pareggio un risultato giusto. La mia squadra ha fatto una grande prestazione e ho fatto i complimenti ai ragazzi, perché abbiamo concesso pochissimo. La squadra ha fatto bene come penso che abbia sempre fatto. Ho un gruppo di ragazzi meravigliosi, tanto che chiedo sempre scusa a chi non ha giocato. C’è una fase allenante e una allenatrice, in cui chi sa di non giocare allena chi gioca. Questo è il gruppo, non le stronzate di andare a mangiare fuori per stare insieme. Il nostro è un gruppo in cui viene prima l’uomo del giocatore“.

Capuano: “La mia carriera è andata oltre i miei meriti”

Capuano ha proseguito spiegando il perché dell’affetto nei suoi confronti: “La mia carriera è andata anche oltre i miei meriti, ma ho bisogno di un buon presidente alle spalle. Quattro anni fa ho preso la Sambenedettese è l’ho portata seconda in classifica e poi avremmo i playoff. In quel momento Fedeli mi manda via e non ho potuto fare i playoff. Da lì Fedeli nel mondo del calcio è finito. Se ti vogliono così bene vuol dire che hai fatto qualcosa che va al di là del campo e vuol dire che il valore dell’uomo ha superato quello dell’allenatore. Questa è una cosa che può capire solo chi mi conosce.”

Capuano continua sulla forza del gruppo commentando delle immagini della squadra: “Guardate se vedete qualcuno di noi che sorride quando saliamo sul pullman per andare alla partita. Questo perché in quel momento noi stiamo andando a rappresentare la nostra città.”

Capuano: “Ho promesso i playoff e da uomo d’onore quale sono farò di tutto per mantenere la promessa”

L’allenatore del Taranto ha commentato la classifica, che in questo momento sorride ai suoi: “La classifica? Sembra una classifica da sogno, perché avere gli stessi punti del Benevento, essere a -1 dall’Avellino, essere a + 5 sulla zona playoff e alla larga dalla zona playout è una classifica da sogno. Io sono uno che conosce il calcio meglio di chiunque altro e sa quanto è difficile questo campionato. Io penso che il Taranto debba continuare nei professionisti l’anno prossimo, poi dobbiamo fare i playoff, Perché l’ho promesso e da uomo d’onore quale sono ci proverò fino alla mia ultima goccia di sangue. Però io non mi pongo limiti e ci proveremo con tutti. Io non dimentico quello che è successo dopo la Casertana, perchè nel calcio ci si ricorda sempre di quando fai male. Io tengo i piedi per terra, ci godiamo le soddisfazioni, ma nel calcio devi sempre continuare e migliorare. Il mio obiettivo è fare un grande Natale, come vuole la gente che ama questa maglia come la amo io. Stasera infatti potevo mettere la giacca e la cravatta ma volevo essere vestito del Taranto. Venerdì voglio vincere per regalare un grande Natale ai tifosi“.

Capuano: “Arriverà qualcuno a destra. Antonini andrà via solo per un grande club”

A proposito di Natale ecco i regali che vorrebbe l’allenatore rossoblù: “Anche io sono tifoso del Taranto e il regalo più bello sarebbe vincere venerdì, dove mi aspetto una bolgia per i ragazzi che sono fantastici. Meritano un campo stracolmo per essere onorati. Poi sotto l’albero ci faremo dei regali io e il presidente. Interverremo, perché lo merita la piazza per tutta la gente che ci viene a vedere. Ci rinforzeremo nei ruoli in cui lo riterremo opportuno. Per esempio sulla fascia destra.” E per rimanere sul tema mercato è inevitabile un commento su Antonini: “Per noi è un figliolo. Oltre all’offerta economica noi vogliamo per lui una squadra in cui possa emergere. Per esempio Dossena del Cagliari due anni fa era in C e adesso è in A, per e Antonini non ha nulla da invidiargli. Antonini andrà via dal Taranto sicuramente per un grandissimo club, per la soddisfazione del Taranto e mia. Quel giorno piangerò perché è un ragazzo eccezionale e mi mancherà, ma piangerò anche di gioia perché farà una grandissima carriera“. Infine sul tema mercato un commento su un nome in particolare: “Rapisarda? Mi piace ma è il capitano del Catania, vedremo dove potremo intervenire.”

Capuano: “Tanti nostri giocatori hanno richieste ma non cederemo nessuno”

Taranto che sta vivendo un momento magico a livello calcistico: “Ci sono tanti giocatori attenzionati da altre squadre, penso a Calvano, Kanoute, Vannucchi, Fiorani. Ma noi non cederemo nessuno, perché abbiamo creato questo giocattolo e non vogliamo smantellarlo. Prima fare calcio a Taranto era difficile e nessuno voleva venire qua, se non per giocare con Eziolino Capuano. Oggi Taranto ha un appeal, e anche chi è andato via per giocare altrove farebbe di tutto per tornare. Da questo punto di vista è cambiato tanto. Anche la gente è con noi e noi siamo molto attivi nel sociale, dove saremo impegnati anche domattina e domani sera con chi ha bisogno di noi. Anche lì si vede la forza del gruppo, perché domani è mercoledì e giovedì si va in ritiro, eppure i ragazzi sono disponibili a venire.”

Taranto ora atteso dal Latina nell’ultima gara del girone d’andata: “Il Latina è una squadra forte, sarà una partita non facile e difficile da interpretare. Bisogna stare molto attenti sulle marcature preventive perché ha giocatori di gamba che possono far male. Adesso abbiamo 30 punti, godiamoci questi ma vogliamo migliorarli. Venerdì mi aspetto una bolgia, perché questi ragazzi vanno onorati. Questi tifosi ce li abbiamo noi, li vorrebbero in tanti ma ce li abbiamo noi perché li abbiamo conquistati. Conquistarli è difficile, ora ci aspetta il difficilissimo, ovvero tenerli con noi. Anche noi cercheremo di onorare noi, stiamo preparando bene la partita.”

Capuano: “Nel calcio di oggi sono tutti falsi”

Su un Capuano direttore sportivo risponde così: “Io sono allenatore e basta, il direttore in questo momento è Massimo Giove. Io non ho un Uefa A o un Uefa B, io ho un master. Ma le altre squadre non si devono preoccupare di me, ma di Massimo Giove.”

Poi a ruota libera sul calcio di oggi: “Di questo calcio mi piace poco, sono tutti falsi, è un mondo di squali. C’è tanta ipocrisia, perché dove girano tanti soldi è così. C’è chi vende le partite e che poi magari mette anche la fascia di capitano. Poi c’è chi non è così per fortuna”. Il Var? Lo apprezzo e non lo apprezzo, perché ha cambiato le sorti del calcio. Ci sono cose buone e altre che non vanno.”

L’allenatore è anche tornato su questioni più tattiche, spiegando quello che è il suo pregio: “Io sono bravo a enfatizzare le caratteristiche dei giocatori. Quando ho detto a Massimo di prendere Kanoute era perché lo conoscevo. Tutti lo facevano giocare sulla linea, io gli ho fatto attaccare la porta e l’ho fatto giocare nel cuore del campo. Così anche quando le altre squadre giocano con la coppia davanti uno attacca la profondità e l’altro lega il gioco, noi invece variamo in base alle caratteristiche dell’avversario. Secondo me più è bassa la categoria e più l’allenatore incide. Il calcio poi è molto semplice: meno vuoi inventare e meglio è, perché se inventi fai guai. Un allenatore simile a me? Quello della Juve Stabia, che conosco poco ma ricorda me da giovane“.

Capuano: “C’è chi mi invidia”

Per Massimo Giove l’allenatore rossoblù ha speso poi belle parole: “Ha il difetto di essere malato del Taranto. Tutti sanno i soldi che ha speso negli ultimi sette anni e io so quelli che ha messo di tasca sua l’anno scorso.”

Infine, Capuano ha rivolto un pensiero ai suoi detrattori: “A chi non mi stima cerco ogni giorno di fare cambiare opinione col lavoro. Se però non mi stimano perché non accettano il mio successo e subentra l’invidia diventa una cosa brutta“.

Redazione

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