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La Juventus a 18 anni e le partite con Pogba e Del Piero: Ilari ha riportato il sole a Lecco

Avete presente le pubblicità per i grandi marchi in cui, in un campetto apparentemente desolato con un solo bambino carico di sogni, comincia a giocare a calcio un campione come Ronaldinho? Giocata dopo giocata, poi, richiama su quello stesso campo tutte le stelle del calcio mondiale. Ecco, ad un certo punto della sua carriera, Carlo Ilari si è sentito proprio quel bambino. Soltanto che il sogno lo stava vivendo in prima persona con la maglia della Juventus. Nell’ultimo match di Serie C è tornato al gol con il Lecco segnando una doppietta. Gli anni passano, l’impronta resta.

L’esordio e la rete con l’Ascoli in Serie B

Se quel bambino carico di sogni nella pubblicità avesse potuto esprimere un desiderio, uno sarebbe stato sicuramente quello di esordire con la squadra della propria città. Un classico, che tutti sognano e che in pochi hanno la possibilità di vivere. Carlo Ilari, marchigiano nato ad Ascoli Piceno nel dicembre del ’91, ha trasformato quel desiderio in realtà. Per lui da ragazzino non esistevano altre piazze. L’Ascoli era un riferimento continuo. Nel club Ilari ci passò gli anni delle giovanili, dimostrando di saper essere il miglior custode delle chiavi del centrocampo. Il suo nome si illuminò sempre di più. Il 23 maggio del 2010 il sogno divenne realtà. Carlo Ilari aveva soltanto diciotto anni quando esordì davanti a 5mila spettatori in Serie B contro il Frosinone. Sotto gli occhi della sua gente. Con la maglia della sua città. La vittoria quel pomeriggio non arrivò, ma Ilari qualche settimana dopo riuscì anche a segnare la prima rete con l’Ascoli tra i grandi. L’avversario era il Crotone di Elia Legati, oggi alla FeralpiSalò, e Franco Lerda. Giochi del destino, finestre sul futuro. Il ragazzo di Ascoli scese in campo soltanto per due partite, ma la Juventus lo stava già cercando. Come nei migliori spot televisivi.

Credit: Calcio Lecco 1912

Del Piero, Pogba e quel pensiero sulla Juventus

Esatto, la Juventus. Carlo Ilari era soltanto un ragazzino, ma uno dei club più importanti d’Europa lo aveva scelto. Come sarebbe stato possibile dire di no? Ilari volle provarci, e alla chiamata di Paratici e Marotta rispose presente. Contratto di cinque anni e lo stesso campo delle stelle sotto le scarpette. Il centrocampista vestì la maglia della Juventus nella Primavera, ma ebbe comunque la possibilità di allenarsi con la prima squadra di Chiellini e Buffon. Un po’ come se un regista lo avesse scelto per una pubblicità. La sua pubblicità. Tuttavia, i bianconeri cominciarono a mandare in prestito Ilari, con l’obiettivo di farlo crescere nelle varie piazze italiane. Il ragazzo tornò ad Ascoli per poi passare da Catanzaro, Barletta e Santarcangelo. E quando finiva ogni campionato, tornava a Torino. Le partite di Villar Perosa al fianco di Del Piero, Pogba e Marchisio. Ogni volta con una nuova speranza che rimaneva accesa. Carlo Ilari però ripartì dal Teramo. La sua esperienza era cresciuta esponenzialmente e voleva diventare il pilastro di uno spogliatoio. Ed il bianconero? Tanti ricordi, che dopo anni lo portarono ad un pensiero. “Forse sarebbe stato meglio non andare alla Juventus“. Come se volesse riferirsi a quel ragazzino che non volle dire di no.

Credit: Calcio Lecco 1912

Teramo e la doppietta con il Lecco

Carlo Ilari andò avanti. Teramo divenne il suo centro di gravità permanente. Lamberto Zauli lo volle a tutti i costi dopo averlo già allenato al Santarcangelo. Prima il gol contro il Venezia guidato da Pippo Inzaghi, poi l’addio al club a causa dei problemi societari. Gli anni a Teramo segnarono il percorso del centrocampista che successivamente si incrociò nuovamente con il bianconero. Non era la Juventus, ma il Cesena. In Serie C Ilari giocò trenta partite segnando quattro reti. La prima? Proprio contro il suo Teramo. Oggi Carlo Ilari ha riportato il sole a Lecco. La squadra non vinceva da un mese e nell’ultima giornata di campionato ha affrontato il Piacenza. L’ultima vittoria del Lecco contro il Piacenza risaliva al 2016. Ilari ha deciso di riscrivere le statistiche segnando i primi due gol della sua stagione e regalando i tre punti ai suoi compagni. Quel bambino ha trasformato i sogni in realtà. Ma non si vuole fermare, non ancora. Carlo Ilari ha riportato il sole a Lecco.

A cura di Jacopo Morelli

Redazione

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