L’Avellino visto dagli occhi del suo ex ds Musa: “De Vito sta patrimonializzando la rosa”
“Affinché l’Avellino mostri la sua vera fisionomia serve pazienza. Si stanno ponendo le basi per patrimonializzare la rosa e realizzare”. Così Carlo Musa in un’intervista a ‘Il Mattino’. L’ex direttore sportivo dell’Avellino, nella scorsa stagione nell’area tecnica del Teramo, ha analizzato da osservatore esterno il mercato dei biancoverdi.
Musa: “Sono arrivati giovani importanti, occhio a Moretti”
Il giusto mix: “Sono già arrivati elementi esperti, come Aya e Dall’Oglio, e giovani di assoluta prospettiva. Una menzione particolare la merita Moretti, che ho incontrato e ammirato da avversario, ma non vanno sottovalutati anche Garetto, Guadagni e Zanandrea. La strada è quella giusta”.
Musa “Taurino ha fame, De Vito ha ereditato una situazione non facile da gestire”
Taurino, dalla Virtus Francavilla all’Avellino: “Ha fatto bene l’anno scorso. Ha voglia di emergere, delle precise idee tattiche; sa comunicare con la stampa e i giocatori. Bisogna dargli solo tempo e supporto”.
Un sincero plauso per l’operato del ‘collega’ Vincenzo De Vito: “Per un dirigente entrare in corsa non è mai facile, così come ereditare il lavoro svolto da altri e inserirsi nel contesto di accordi pregressi. Sottolineerei quello che De Vito sta facendo sul fronte del mercato in uscita dove ha piazzato già vari esuberi. Sono convinto che da qui alla fine del mercato riuscirà a perfezionare altre cessioni e, ovviamente, completerà l’organico. Bisogna capire che l’Avellino ha dato il via a percorso a lunga gittata. Un po’ come quando passò da Bucaro e Rastelli centrando la Serie B con una programmazione biennale”.
Musa: “Bernardotto ha bisogno di fiducia per fare la differenza”
Bernardotto potrebbe essere ceduto al Cerignola: “A Teramo inizialmente ha fatto un po’ fatica, poi è andata molto bene. Lo dimostrano i numeri: 40 presenze e 8 gol. Gabriele è un ragazzo d’oro, sta subendo critiche ingenerose e va aiutato perché può dare tanto. Può assolutamente giocare al centro del tridente, va solo messo nelle condizioni di sfruttare le sue qualità”.
A cura di Marco Festa