La Carrarese supera il Vincenza in finale playoff e conquista l’ultimo posto utile per la promozione in Serie B.
Allo stadio “Dei Marmi” può partire la festa. La squadra guidata da Antonio Calabro ha battuto i biancorossi al termine di un doppio confronto equilibrato e carico di tensione emotiva. Un successo partito da lontano e arrivato quasi inaspettatamente.
La Carrarese ha saputo sorprendere sopratutto chi non la considerava come possibile favorita, concetto ribadito dallo stesso Calabro prima della gara d’andata con i veneti: “Gli addetti ai lavori non ci davano tra i favoriti, sembrava non dovessimo nemmeno partecipare a questi playoff”. Tuttavia, quando ad attenderti c’è un appuntamento con la storia, è quasi impossibile fare calcoli.
La cadetteria mancava infatti dalla stagione 1947/1948, un’attesa così ampia da descrivere perfettamente l’impresa appena portata a termine dai toscani.
Ascesa e caduta, gioie e dolori, un percorso lungo 76 anni prima di riuscire a veder sorgere una nuova alba. Ultime e vecchie generazioni, tutti uniti in un unico grande abbraccio. La Serie B, adesso, è realtà.
Si dice spesso che “dietro a un’impresa di successo c’è sempre qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa”. Un pensiero assolutamente adattabile alla stagione vissuta dalla Carrarese. Dopo l’ottimo quarto posto ottenuto durante lo scorso campionato, i gialloblu erano infatti ripartiti da una grande certezza in panchina, Alessandro Dal Canto. L’inizio è buono e la squadra, sin da subito, riesce a conquistare le parti alte della classifica.
Come detto, però, le grandi imprese richiedono anche scelte coraggiose. Così, dopo la sconfitta con l’Arezzo, la società decide, a sorpresa, di separarsi da Dal Canto nonostante il momentaneo quinto posto in classifica. Una decisione inaspettata che, in realtà, nasconde un grande obiettivo da raggiungere. Il sostituto si chiama Antonio Calabro, allenatore esperto, voglioso di rimettersi nuovamente in gioco. Il gruppo già funziona ma, da quel momento in poi, inizia a maturare la consapevolezza che forse è possibile sognare anche in grande. Risultato? Terzo posto durante la regular season e nuovo giro nella lotteria playoff.
Negli occhi e nelle mente di ogni tifoso gialloblu scorrono le immagini delle ultime post-season. Dai derby con il Pisa all’incredibile semifinale persa contro il Bari. Un sogno spesso accarezzato da vicino che, con il passare del tempo, sembrava quasi irrealizzabile. La nuova missione playoff parte, però, con la consapevolezza che stavolta l’impossibile può finalmente tradursi in possibile. La Carrarese elimina quindi in sequenza Perugia, Juventus Next Gen e Benevento, giocando bene e sapendo anche soffrire nei momenti di difficoltà.
La città inizia a percepire che qualcosa sta cambiando, l’entusiasmo cresce e porta con sé tutta la speranza di un popolo intero. Dal “Curi” al “Moccagatta”, passando per la notte storica del “Vigorito”, in trasferta o davanti al maxi-schermo dello stadio “Dei Marmi“, la tifoseria si stringe attorno alla squadra e sogna a occhi aperti. La vittoria finale, nella doppia sfida contro il Vicenza, segna una meravigliosa fine, merito di una proprietà coraggiosa e una squadra praticamente perfetta. Adesso bisognerà pensare al futuro e a nuove storie da scrivere. Intanto a Carrara può iniziare la grande festa perché, 76 anni dopo, è di nuovo Serie B.
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