Zaino in spalla e valigia alla mano. Un po’ come se Cesare Casadei portasse sempre con sé i propri desideri. Da Londra al campo della Pro Sesto, poco importa se neanche ventiquattro ore prima hai ricevuto la chiamata di Nicolato per vestire la maglia dell’Italia under 21 o se a diciannove anni indossi la maglia del Chelsea giocando all’ombra di Stamford Bridge. Ci sono cose alle quali rinunciare è impossibile. Così, Cesare Casadei non è passato nemmeno da casa per posare la valigia. Riccardo Boscolo Chio, compagno di spogliatoio nell’Inter, impegnato con la Pro Sesto nella vittoria contro il Padova, non poteva aspettare. Il giovane talento nei mesi scorsi è passato in prestito al Reading. Il 15 marzo la prima rete, ora un’altra convocazione con la Nazionale U21 e la titolarità contro la Serbia.
L’ex Inter ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport dopo l’esordio con l’U21: “Se potessi scegliere la mia estate? Euro U21, Mondiale Under20 poi me ne andrei in vacanza, nella piadineria dei miei”.
1.270 chilometri, il mare della Manica, la Francia e la Svizzera dividono Londra da Sesto San Giovanni. Questo ed altro per fare una sorpresa ad un amico. E se è vero che nell’amicizia contano i fatti e le piccole cose, Cesare Casadei nel pomeriggio della tredicesima giornata di Serie C ha fatto centro. Volo diretto, senza scali: da Stamford Bridge fino al teatro di Pro Sesto-Padova. Neanche il tempo di posare la valigia o indossare una tuta. Casadei non si è voluto perdere la partita del suo vecchio compagno di spogliatoio nella Primavera dell’Inter.
Cambiano le maglie, iniziano nuovi capitoli, restano i valori. Riccardo Boscolo Chio, nel bel mezzo del match che vedeva la sua squadra in vantaggio contro il Padova, ha notato un capannello di persone formarsi sotto la tribuna. Poi ha capito: era arrivato Casadei. E per Boscolo Chio la presenza dell’amico ha portato più che bene. Casadei dovrebbe passare più spesso.
“È un centrocampista box to box, molto forte di testa, ben piazzato per essere della sua età“. Sono state queste le parole di Tuchel, ancora allenatore della prima squadra del Chelsea quando Casadei è arrivato a vestire la maglia dei blues. Che effetto fa sentire un allenatore campione d’Europa parlare in questo modo di un classe 2003? Chiedere a Cesare Casadei per conferma. Qualità e fisico. Partito dalle giovanili del Cesena, Casadei si è costruito il proprio percorso passo dopo passo, arrivando poi a vestire la maglia dell’Inter. Con il nerazzurro è riuscito ad arrivare fino alla Primavera, salendo sul tetto d’Italia con la vittoria dello Scudetto. È proprio ad Appiano Gentile che è nata la sua amicizia con Riccardo Boscolo Chio.
Da un allenamento all’altro, un passaggio dopo l’altro. Un legame che, nonostante i due abbiano preso strade differenti, è rimasto acceso. Poco importa se uno gioca in Inghilterra e l’altro in Italia. C’è sempre il momento per rivedere chi ha fatto la differenza dentro, ma soprattutto fuori dal campo. Dopo la chiamata di Nicolato nella rosa dell’under 21, Casadei si prepara a vestire anche la maglia azzurra. Ora il prestito al Reading per continuare nel suo percorso di crescita.
A cura di Jacopo Morelli
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