Guida ai playoff: la Casertana di Cangelosi vuole ancora stupire
“La gioia più grande è quella che non era attesa“. Non ci sono parole migliori di quelle presenti in questa citazione di Sofocle per descrivere il 2023/24 della Casertana. Se la Juve Stabia ha trionfato sorprendendo tutti, non è da meno quanto compiuto da un’altra squadra campana, quella rossoblù. Dal ripescaggio in extremis a settembre e il ritiro con pochi elementi sino alla quarta posizione finale. Ma le sorprese non giungono mai in maniera casuale. Lavoro, passione e, soprattutto, scelte giuste al momento giusto. Questo è avvenuto all’ombra della Reggia più famosa d’Italia.
Il lavoro sul mercato e quello sul campo: i segreti della Casertana
Le diverse vicissitudini estive sembravano indirizzare la Casertana verso un altro anno di Serie D. Ma ad un passo dal gong, ecco che tutto si ribalta. Il 30 agosto i rossoblù possono festeggiare il ritorno tra i pro. Per il ds Andrea Degli Espositi è una corsa contro il tempo. Il suo lavoro è così certosino, però, che appare quasi già studiato. Il suo diktat è chiaro: puntare su giocatori esperti e già pronti per la categoria, alternando con qualche possibile giovane sorpresa. Ne viene fuori un calciomercato assolutamente perfetto, coadiuvato da un assemblatore altrettanto efficace: Vincenzo Cangelosi. L’emblema di quanto nella vita valga la pena attendere il proprio momento.
Una carriera da secondo allenatore al fianco di un gigante quale Zdenek Zeman. Segue il boemo fino a 58 anni, fino al suo ennesimo ritorno a Foggia. Nel frattempo lo studia, ne carpisce i segreti e li fa suoi. Un concetto che ci tiene a ribadire: “Io non applico il gioco di Zeman. I principi sono quelli ma ci inserisco degli innesti miei“. La sua Casertana ne è la piena dimostrazione. Una squadra offensiva, brava a sfruttare appieno le fasce – dogma tra i più classici del calcio zemaniano – ma sa essere compatta quando serve. Lo dimostra il dato dei gol subiti. 38 in 38 partite. Solamente le altre quattro squadre presenti in top cinque – Juve Stabia, Avellino, Taranto e Benevento – fanno meglio. Lavorare sui dettagli partendo da concetti già ben incisi nella propria testa. La chiave per raggiungere un obiettivo impensabile.
Le tappe della stagione della Casertana
Ad inizio stagione la parola “playoff” non albergava nella testa della società rossoblù e in un certo senso l’avvio sembrava distogliere in modo definitivo la Casertana da quell’ambizioso obiettivo. Appena 5 punti e nessuna vittoria nelle prime sei di campionato. Dopo un’estate così difficile a Caserta c’erano previsioni di un campionato sofferto. Nulla di più sbagliato. L’inizio balbettante si rivela solo un periodo di adattamento. Dalla settima giornata fino alla fine del girone d’andata i rossoblù perdono solamente il derby con l’Avellino al Pinto. All’interno ci inseriscono tanti risultati: ben nove vittorie e solamente tre pareggi. 30 punti in 13 partite. La vittoria ai danni della Juve Stabia, che subisce proprio al Pinto la prima sconfitta in campionato, il successo a Taranto e ancora al Pinto col Foggia. Un rendimento da prima in classifica.
L’intero popolo rossoblù sogna e tutta la visione della stagione cambia in maniera sostanziale. Curcio, Montalto and company proseguono il magic moment anche nella primissima battuta del girone di ritorno, in cui battono 1-2 il Monopoli al Veneziani. Nel momento migliore, in cui anche la vetta non sembra utopia, c’è l’unico vero momento complicata della stagione dei rossoblù. Appena 2 punti nelle successive cinque gare e con diverse difficoltà in zona gol – appena 1 rete all’attivo in quelle gare. Anche in questo caso però ci viene incontro un classico detto: “Le squadre forti si vedono nei momenti difficili“. E la Casertana dimostra di esserlo. Non si abbatte dinanzi ad un momento no. Esattamente come ad inizio stagione riparte dalle proprie certezze. Da una difesa solida e da un attacco prolifico. Ciò si traduce in 24 punti nelle ultime tredici di campionato. Un altro bottino importante per arrivare ad una quota finale da capogiro: ben 65 punti all’attivo e quarta piazza, dietro le tre big del girone C – Juve Stabia, Avellino e Benevento.
I protagonisti del campionato: spicca la coppia Curcio-Montalto
Ma chi si è reso protagonista in campo? Chi ha permesso alla Casertana di centrare immediatamente l’obiettivo playoff a distanza di tre anni dall’ultima volta? Impossibile non menzionare la coppia composta da Alessio Curcio e Adriano Montalto. Classe e capacità di adattarsi immediatamente ad un contesto da un lato, esperienza ed un incredibile senso del gol dall’altro. Un duo completo, in grado di creare difficoltà a qualsiasi retroguardia avversaria. Al termine del campionato saranno 27 i gol in due – 15 per Curcio e 12 per Montalto.
Solo tre coppie hanno fatto meglio nel girone C: Patierno-Gori (31), Gomez-Tumminello (30) e D’Andrea-Malcore (28). Numeri importanti, quindi, per i perni offensivi dei rossoblù. Ma non solo loro. Come già detto, il ds Degli Espositi ha creato una squadra con diversi innesti importanti. Tavernelli con 6 gol, Carretta con la sua capacità di incidere in momenti importanti. Toscano, Damian e Deli – arrivato a gennaio – così come tutto il reparto difensivo, comandato da capitan Celiento. La truppa rossoblù. guidata da uno straordinario condottiero, è riuscita davvero a mettersi in mostra nella sua interezza ed è pronta a farlo anche ai playoff. Divertirsi e continuare a divertire. Questo il motto per la Casertana per provare a stupire ancora.