Caso plusvalenze, non solo la Juventus: le sanzioni richieste per le altre squadre coinvolte
Giornata campale per il “caso plusvalenze” che ormai da mesi tiene banco. Intorno alle 13 di oggi, 20 gennaio, è iniziata l’udienza presso la Corte d’appello Federale della Figc per decidere sulla richiesta della Procura federale di rivedere la sentenza di proscioglimento nei confronti della Juve e altri club sulla questione plusvalenze.
Caso plusvalenze, cosa è successo?
Come detto, intorno alle 13, ha avuto inizio l’udienza. Coinvolti, oltre alla Juventus, anche otto club: Sampdoria, Empoli, Genoa, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e il vecchio Novara. Presenti i legali della società bianconera e il nuovo presidente Ferrero in collegamento da remoto, oltre al ds Federico Cherubini e Fabio Paratici, ora dirigente del Tottenham. Intorno alle 13.50, e dunque dopo circa 50 minuti di dibattimento, la prima notizia: il procuratore Chiné ha chiesto 9 punti di penalizzazione per il club bianconero. Non solo, dato che sono ben 52 i dirigenti ( o ex dirigenti ) coinvolti nella faccenda. Il procuratore ha inoltre chiesto l’inibizione di 20 mesi e 10 giorni per Paratici, 16 mesi per Agnelli, 12 mesi per Nedved, Garimberti e Arrivabene, 10 mesi e 20 giorni per Cherubini. Per gli altri club coinvolti le richieste sono le stesse del primo procedimento.
Ammende per gli altri club coinvolti
Così come nel primo processo, restano immutante le richieste di ammenda agli altri club coinvolti nel caso plusvalenze. Le ore successive sono state per lo più caratterizzate dalle memorie difensive della Juventus: Ricorso “inammissibile, in ragione dell’assenza, nel caso in esame, dei presupposti applicativi di tale mezzo di impugnazione straordinario”, cioè di “fatti nuovi”, secondo il principio per cui “nessuno può essere perseguito o condannato penalmente dalla giurisdizione dello stesso Stato per un reato per il quale è già stato assolto o condannato a seguito di una sentenza definitiva conformemente alla legge e alla procedura penale di tale Stato”, come riportato dall’ANSA. Poco prima delle 17, sono terminati gli interventi delle difese. Ora è riunita la Camera di consiglio. In serata è attesa la decisione dei giudici.