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Castaldo: “All’Avellino sarei rimasto anche in Eccellenza. Sul mio addio dette tante cose false”

Luigi Castaldo non avrebbe comunque preso parte all’allenamento congiunto tra Avellino e la sua Afragolese, rinviato per le condizioni del terreno di gioco flagellato dal maltempo. Il match era inizialmente in programma alle 17,30 al campo sportivo ‘Pertini’ di Montoro (Avellino). L’uomo dei record con la maglia biancoverde (206 presenze, 70 gol e 39 assist) è alle prese con il completo recupero dall’infortunio al Tendine d’Achille che lo ha tagliato fuori dai giochi lo scorso anno alla Paganese e ha deciso di ripartire dalla Serie D. Tra curiosità e aneddoti, nel corso di un’intervista a ‘Il Mattino’, l’attaccante ha parlato dei suoi 6 anni con l’Avellino.

Castaldo, la fine dei 6 anni in biancoverde e la traversa a Bologna: “Ci penso ancora, avremmo riportato l’Avellino in Serie A”

L’addio nell’estate del 2018 dopo la mancata iscrizione in Serie B: Sono state dette tante cose false. Posso capire la delusione della gente, ma non avevo nessun accordo in mano mentre si decideva il destino dell’Avellino. Si è parlato di un rifiuto a giocare in Serie D, ma non ho mai ricevuto nessuna chiamata per restare. Con l’Avellino lo avrei fatto anche in Eccellenza. Da allora non c’è mai stata una possibilità concreta per il mio ritorno. Viceversa non ci avrei pensato due volte ad accettare”.

Il 2 giugno 2015 centrò una traversa clamorosa al 94′ di Bologna-Avellino, ritorno della semifinale playoff di Serie B. Mancava un minuto alla fine del recupero: Sono passati 7 anni ma continuo a pensarci. Di continuo. Ne parlo in famiglia. Se quel pallone fosse entrato avrebbe potuto cambiare la vita di tutti. Saremmo andati in finale playoff e credo che avremmo riportato l’Avellino in Serie A. Eravamo in forma, forti, tosti”.

Castaldo: “Resta il rispetto per il presidente Taccone, mi sento ancora con Ardemagni, Arini, D’Angelo e Verde”

Un passato che ha lasciato in eredità rapporti umani: “Pochi giorni fa il presidente Walter Taccone mi ha scritto. Voleva sapere in che squadra militassi. Resta il rispetto nei suoi confronti, a prescindere da tutto, perché ha sempre ottenuto sempre i risultati che si prefiggeva di conquistare. Sono rimasto in contatto, in particolare con Ardemagni, Arini, D’Angelo e Verde.

Castaldo e il futuro: “Farò l’allenatore o il direttore sportivo”

Castaldo ha oggi 40 anni. Così sul suo futuro: Una volta finta la carriera farò l’allenatore o il direttore sportivo. Vediamo, di certo resterò nel calcio. Per adesso penso solo a giocare per qualche altro anno, anche in categorie inferiori. Poi qualcosa mi inventerò”.

Redazione

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