Passione e montagne russe: il 2024 del Catania
Gli ultimi mesi dei rossazzurri, tra ambizioni e bisogno di equilibrio
Voglia smisurata di spiccare il volo, frenata dalla continua ricerca di continuità: il 2024 del Catania di Ross Pelligra può tranquillamente sintetizzarsi così. I 52 punti, raccolti nell’anno solare del Girone C di Serie C, del resto, raccontano molto degli ultimi mesi rossazzurri, caratterizzati da 13 vittorie, 13 pareggi e 13 sconfitte complessive con ben tre gestioni differenti: Lucarelli, Zeoli e Toscano.
Abbastanza indicativo anche il dato relativo ai gol. Tra tutte le competizioni, infatti, i siciliani sono andati a segno 61 volte, subendo invece 51 reti. Capocannoniere di questa classifica? Roberto Inglese, fin qui determinante per il nuovo corso 24-25 visti i 10 centri realizzati nella prima parte di questa stagione (terminata al settimo posto in campionato). Con tripletta personale rifilata al Sorrento nell’ultima gara dell’anno, in scena al Massimino il 22 dicembre.
Proprio il calore del pubblico è spesso stato motivo d’orgoglio: le quasi 17 mila presenze interne a gara, rendono quella del vulcano e del mare una delle realtà più seguite in Italia, a prescindere da risultati, momenti difficili e contesti di ogni tipo.
Non solo numeri però. Perchè il successo contro il Padova dello scorso aprile ha portato alla formazione catanese il primo e storico trofeo professionistico della sua storia. Il sogno degli appassionati, però, resta chiaro: il ritorno in Serie B, dopo più di un decennio di assenza dall’ultima volta.
Montagne russe: il 2024 del Catania
Il 2024 del Catania è iniziato e si è concluso sulle montagne russe. I soli dieci punti raccolti in campionato dopo la sosta hanno infatti portato all’esonero di Cristiano Lucarelli (già subentrato a Tabbiani a novembre), con la squadra definitivamente affidata a Michele Zeoli. Dolce contraltare al rendimento nel Girone C? Proprio il bel percorso in Coppa Italia, concluso con la vittoria finale, valsa l’accesso ai playoff, dopo una soffertissima salvezza, arrivata all’ultima giornata grazie al gol di Pietro Cianci, uno dei volti più positivi della scorsa stagione insieme a Castellini tra gli altri.
Un’altra parola chiave per il percorso alle falde dell’Etna, soprattutto nell’ultimo anno, è certamente rivoluzione. Le ultime due sessioni di mercato hanno di fatto cambiato più volte pelle ai rossazzurri, protagonisti anche quest’estate in sede di trattative visto l’arrivo del tandem Toscano–Faggiano (che sarà affiancato da gennaio anche da Ivano Pastore, annunciato nelle scorse ore). Ma la continuità sembra essere, ancora oggi, la chiave da ricercare.
Le speranze rossazzurre
Caso fideiussione, penalizzazione, infortuni ricorrenti e cali di forma improvvisi. Quello del Catania è un vero e proprio termometro emotivo, bisognoso, quanto prima di ritrovata brillantezza e (soprattutto) tranquillità. Dentro e fuori dal campo.
La speranza di tutto l’ambiente, infatti, è quella di svoltare quanto prima. Ripartire, insomma, dalle indicazioni delle prime giornate, dall’identità spesso mostrata, dai recenti sorrisi dei giovani Forti e Butano, da un mercato funzionale e dal bisogno di risposte sempre più positive su strutture e progetto vincente. Per un 2025 che possa essere sinonimo di storia da raccontare e bellezza vissuta.