L’Avellino pareggia al Massimino contro un Catania cinico, capace di sfruttare le uniche due palle gol costruite in un’intera partita. La squadra di Braglia parte subito bene, cercando di attaccare gli spazi concessi dalla formazione di Baldini ma Moro, all’ottavo minuto di gioco, sblocca il risultato a favore della formazione rossazzurra sfruttando un pallone mal respinto dall’estremo difensore degli irpini, Francesco Forte.
Il primo tempo è stata una gara giocata molto a centrocampo, con l’Avellino incapace di far male su azione alla formazione siciliana. Le uniche palle gol arrivano nei primi minuti del primo tempo, prima del vantaggio del Catania, dalla testa di Silvestri poi con la conclusione di Tito. Allo scadere della prima frazione di gioco, Vincenzo Plescia, riesce a girare in porta un tiro cross di Aloi su calcio di punizione, ristabilendo il risultato sul 1-1. Il secondo tempo vede l’Avellino schiacciare il Catania nella propria metà campo, subendo il goal del vantaggio dei padroni di casa su una mischia in area di rigore con il pallone che carambola sui piedi di Claiton che ribatte facilmente in porta. L’unica azione degna di nota della formazione di Baldini nella ripresa.
Il Catania non fa mai male all’Avellino, dimostrando difficoltà ad affacciarsi in avanti con la squadra di Braglia cinica nelle chiusure. Il goal del pari arriva da calcio d’angolo con Luigi Silvestri che impatta di testa verso la porta difesa da Sala trovando il gol del definitivo 2-2.
Una partita con tanti gol ma che sotto il profilo del gioco espresso lascia a desiderare. Indubbiamente, non si può pretendere un gioco altisonante ma l’Avellino ha mostrato grandi difficoltà nella costruzione di gioco. L’attacco, nonostante il bel gol realizzato d Plescia, latita sotto il profilo delle occasioni create. La squadra non è riuscita ad affacciarsi in avanti in maniera pericolosa, nonostante il 3-4-3 scelto dal tecnico e il rientro, dal primo minuto, di Kanoute. Problematiche evidenziate dai dati statistici che mostrano la squadra biancoverde in difficoltà nel trovare il goal su azione ma abile nello sfruttare i calci da fermo. Al momento, su 8 goal realizzati in questa stagione, solo due nascono su azione (contro Monterosi e Potenza) gli altri sei tutti da calcio da fermo, di cui tre su rigore. Dati che mostrano, per l’appunto, difficoltà nella costruzione offensiva.
L’Avellino ottiene il secondo pareggio consecutivo in tre giorni rimandando nuovamente l’appuntamento con la vittoria per una squadra costruita per il vertice alto della classifica ma che al momento, deve accontentarsi della 12° posizione, a quattro punti dai play out e a tre punti dal terzo posto. Un limbo dal quale bisogna uscire al più resto. Braglia sa bene che c’è molto da lavorare, nonostante l’ottimismo mostrato al termine della gara. La prossima partita, contro la Paganese, obbliga l’allenatore toscano e i suoi uomini e dover conquistare la terza vittoria stagionale per tentare di rilanciarsi in campionato.
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