Era a caccia di certezze, il Catania, dopo la bruciante sconfitta di Foggia. Prova ampiamente superata per i rossazzurri, che tra mille sofferenze escono corsari da Avellino e riagganciano il treno playoff (QUI GLI HIGHLIGHTS). Vittoria meritata? “Non lo so – risponde secco Baldini. Era logico che potevamo venire qui e soffrire la pressione, poi in dieci è stato più complicato. L’Avellino nel primo tempo ci ha messo in difficoltà, pur non avendo creato grandissime occasioni ha macinato gioco più di quanto facciamo noi di solito. Venivamo da una batosta clamorosa, nell’unica partita approcciata male. Per il resto ce la siamo sempre giocata. I ragazzi avevano voglia di riscatto“.
Un’autentica prova di forza collettiva, quella del Catania. Anzi, di sofferenza totale, come sottolineato a più riprese dal suo allenatore. I complimenti sono molteplici ma a brillare è senza dubbio Leon Šipos, match winner capace di non far rimpiangere bomber Luca Moro: ”Si è sempre allenato benissimo andando forte. Se non ci fosse stata l’esplosione di Moro avrebbe fatto tutte le partite e segnato diversi gol”. Linea totalmente verde per Baldini, che oltre ad aver rimarcato l’apporto di Cataldi e le convocazioni in nazionale di Greco e Moro, in aggiunta al recente impiego di diversi 2001 come Pino (2002) e Russo (2004), sottolinea ancora una volta le differenze con la sconfitta dello Zaccheria. “Ho detto ai ragazzi che siamo una squadra di pazzi, com’è pazza la nostra stagione. A Foggia non abbiamo giocato, prendendo gol dopo 20’ e 5 in 45’. Oggi la prestazione è stata importante dal punto di vista difensivo e di non possesso”.
Tanti i temi da affrontare per l’allenatore rossazzurro, che pensa già all’impegno casalingo contro il Taranto. Nonostante il match sia tutt’altro che sicuro a causa dell’elevato numero di contagi nell’organico pugliese. “Aspettiamo comunicazioni – afferma Baldini. Oggi rientriamo ma è quattro giorni che giriamo l’Italia in pullman. Ho detto ai ragazzi di pensare che si giochi. Mi hanno garantito nello spogliatoio che vogliono raggiungere un obiettivo incredibile. Andare ai playoff lo sarebbe”. Chiosa ulteriore poi sulla situazione societaria. Perché parlare di serenità, su quel fronte è ancora prematuro. “Il signor Mancini non ha ancora fatto il rogito. quindi non sappiamo le dinamiche. Sicuramente il suo fin ora è stato un passo importante, secondo me prima del Foggia si sono scombussolate le cose e si è parlato tanto di quel che accadeva. Abbiamo perso il ritmo partita che abbiamo fatto in fretta a recuperare. Aspettiamo che Mancini concluda l’iter burocratico e poi parleremo”.
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