Dai primi passi con il Brescia all’amore di Catania. Castellini, garanzia precoce
Lo stacco di testa che vale il vantaggio nella sfida tra Catania e Picerno di Coppa Italia (poi vinta 3-2 dai ragazzi di Zeoli) è stato accolto con particolare calore da tutta la tifoseria rossazzurra. Il motivo: quella rete arrivata al termine di un bello schema su calcio piazzato è a tutti gli effetti la prima marcatura siciliana di Alessio Castellini. Grinta, talento, sacrificio e grande continuità in campo. Umiltà e piedi per terra fuori: le dodici presenze stagionali del numero ventisette (già protagonista assoluto nella vittoria nel girone I di Serie D della società di Pelligra) possono essere riassunte così. Con quella leadership silenziosa e precoce capace di esaltarne le importanti caratteristiche anche nei deludenti risultati della gestione Tabbiani.
Brescia-Catania: destinazione sogni
Cresciuto calcisticamente nel settore giovanile del Brescia, club del quale è stato titolatissimo tra U17 e U19, Castellini è a tutti gli effetti jolly del reparto difensivo. Ne se qualcosa Antonello Laneri, abile a regalare a Giovanni Ferraro un difensore centrale capace di trasformarsi egregiamente anche in terzino di entrambe le corsie. Risultato: posto stabile a sinistra, 33 presenze in campionato (con svariate apparizioni anche tra Viareggio e rappresentative nazionali) tre assist e un ruolo di primo piano al fianco di Francesco Lodi e compagni nella straordinaria promozione conquistata lo scorso anno con 88 punti in classifica (ben 31 sul Locri secondo).
Un futuro da veterano
La conferma, al pari di altri talenti della promozione come Klāvs Bethers e Marco Chiarella è quindi inevitabile anche per la stagione corrente, la prima dell’era Pelligra tra i professionisti. L’infortunio di Francesco Rapisarda in occasione della prima giornata poi, spiana inevitabilmente la strada alle ambizioni di Alessio, buona soluzione per la fascia destra e preziosissimo anche con il rientro del numero cinque rossazzurro. Le difficoltà della gestione Tabbiani non hanno minimamente scalfito la considerazione nei confronti del gioiello lombardo. Castellini segna, Catania sogna. Per un futuro insieme che sa già di certezza.