Carica da 101: Castellini sempre più anima del Catania
Il difensore bresciano è stato protagonista nella vittoria sul Trapani tra gol, grinta e un curioso retroscena
Ripartire dalle proprie certezze per ritrovarsi più forti di prima: il legame tra il Catania e Alessio Castellini è in questo senso l’esempio perfetto. Il difensore bresciano, autore di 101 presenze in rossazzurro, ha avuto un ruolo determinante nel 2-1 sul Trapani.
Dalla suggestiva parabola che, al 44’, ha fatto esultare per il vantaggio i 17.208 del Massimino alla solita prestazione fatta di solidità, sacrificio e attenzione, passando poi per quel curioso e sfortunato episodio avvenuto al 66’.
Roberto Inglese, già autore del raddoppio, si prepara alla personale sfida con Seculin, compagno ai tempi del Chievo, salvo poi consegnare sorprendentemente, il pallone al suo capitano. Il numero 27, però, scivola e calcia alle stelle.
Un rigore, una “disgrazia” (lo ha scherzosamente definito così Toscano nel post gara) capace, comunque, di non scalfire minimamente la centralità del ragazzo nei meccanismi rossazzurri. Il ritorno alla serenità dei colori del vulcano e del mare passa anche dai suoi piedi.
Castellini-Catania: storia di un amore
I primi passi della carriera di Alessio Castellini coincidono dolcemente con la rinascita del Catania targata Ross Pelligra. Il difensore, classe 2003, è infatti già protagonista nel trionfo ottenuto con Ferraro due stagioni fa, valso il ritorno tra i professionisti.
La travagliata stagione scorsa, guidata in successione da Tabbiani, Lucarelli e Zeoli non cambia minimamente le carte in tavola, anzi. Caste diviene un jolly a tutti gli effetti, segna gol pesanti e contribuisce al primo storico trofeo del club, la Coppa Italia Serie C ottenuta contro il Padova. Adesso la nuova, indiscussa crucialità con Toscano in panchina: certe cose non cambiano mai.
Da Stoppa a Jimenez: le altre certezze rossazzurre
Non solo Castellini. Il ritorno alla vittoria dopo cinque giornate ha portato con sé diverse certezze in casa Catania. Prima tra tutte la solidità difensiva, col reparto che ha registrato l’ottimo esordio di Gega da titolare.
Tanti applausi anche per Jimenez, autore di una prova da migliore in campo nell’insolito ruolo di mediano interpretato con attenzione e qualità. Menzione anche per Di Gennaro,
Verna, Inglese e Stoppa. Il numero 21, tra incursioni velenose, imprevedibilità, assist al bacio proprio per Inglese e rigore procurato, ha saputo fare la differenza. Il più grande sorriso, però, lo ha regalato il gruppo. Con quel senso d’anima collettivo instancabile e figlio delle prime giornate: così Catania vuole provare a sognare.