Dal trionfo con Ferraro all’occasione in Coppa Italia e ora in campionato: Catania, ecco Zeoli
Dopo l’occasione avuta in Coppa Italia, in seguito alla brutta sconfitta contro il Potenza dello scorso novembre, l’esonero di Luca Tabbiani e il successivo allontanamento del ds Laneri (con conseguente avvicinamento di Francesco Lodi alla prima squadra) aveva portato sulla panchina del Catania Michele Zeoli. Pochi mesi più tardi, la storia si ripete: i cinque gol incassati sul campo dell’Avellino hanno convinto la dirigenza dei siciliani a optare per l’addio con Lucarelli (subentrato a Tabbiani) affidando la guida tecnica della squadra ancora una volta all’ex difensore.
Dal trionfo in campo del 2002 al ritorno con Pelligra: la storia di Zeoli
Sguardo da leader, chioma folta, fisico possente. Il primo ricordo di Michele Zeoli nella mente di un tifoso rossazzurro è probabilmente questo. Immagine fortemente legata al brillante periodo che ha visto il Catania e ‘Zorro’ legati dal 2000 al 2004. Dulcis in fundo: la promozione dalla C1 alla B ottenuta nel 2002, al termine di un campionato che vide il Catania di Graziani e Pellegrino arrivare terzo e sconfiggere agli spareggi Pescara e Taranto. L’immensa gioia percepita in città dopo il trionfo finale, l’attaccamento dell’ex difensore nei confronti dei colori siciliani sono ancora oggi segni indelebili di un rapporto unico, proseguito poi con l’avvento della proprietà Pelligra, abile ad affiancare all’esperto Giovanni Ferraro un profilo capace di trasmettere i valori della piazza.
La vittoria in D e il ritorno in prima squadra
È proprio l’emozionante vittoria del neonato Catania in Serie D ad avvicinare e spiegare il rapporto tra Catania e Zeoli. Gli allenamenti della squadra di Ferraro, infatti, erano spesso e volentieri caratterizzati dai discorsi grintosi del suo vice. Sincerità e garra, doti apprezzate e perfette per le esigenze dell’ex allenatore della promozione. Il Catania e Zorro, ancora insieme. Per una scossa d’orgoglio in nome dello splendido passato che fu.