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Catania, Faggiano ai tifosi: “Vi dico chi può essere il nuovo allenatore”

Il nuovo direttore sportivo del Catania, Daniele Faggiano, si è presentato in conferenza stampa.

Giorno di presentazione in casa Catania. Inizia l’era di Daniele Faggiano nel ruolo di direttore sportivo del club. Tanti gli argomenti trattati: dal nuovo allenatore ai motivi che lo hanno spinto a scegliere il club siciliano. Poi le strategie di mercato. Di seguito gli estratti principali. “Qui perché Catania non è come le altre piazze. Ho voglia di riportare questo club molto in alto. Giocatori? solo se sono funzionali, non servono nomi grossi. Toscano? E’ tra i nomi che stiamo valutando, ma vedremo”.

Le parole di Faggiano

11.08 – Il primo a prendere la parola è Vicenzo Grella, amministratore delegato: “Conoscono il ds da tanti anni, sono molto emozionato. Voglio dare più attenzione possibile a lui, che è carico. So quanto lo è. So quanto può dare a questo club e quindi voglio dedicargli più tempo possibile. Il suo Curriculum è importante, può fare capire i motivi del suo arrivo”.

11.09 – Prende la parola il direttore sportivo, Daniele Faggiano: “Buongiorno a tutti, siamo in tanti. Sulla barca dobbiamo salirci tutti, nel bene e nel male. Se sono qui è per l’entusiaso di Grella e della città. Sono venuto con l’entusiasmo del primo giorno. Il Catania è il Catania, vengo in una città, non in una categoria. Sono un uomo del Sud, e quindi amo questo popolo. Non vi nascondo che Grella l’ho cercato io a volte. Sono orgoglio di essere il ds del Catania e di Catania”.

11.11 – “Il Catania non ha categoria, quando andremo in trasferta saremo tanti. Si vive di calcio qui. Prima di venire qui è normale che mi sono fatto dei miei pensieri. Sono venuto a Catania e stop, non ho rifiutato la B. Cerco di soddisfare la mia voglia di lavorare. E di soddisfare il presidente. Ho tanta fame di fare bene, di lasciare un segno in questa città, di poter tornare tra 20 anni ed essere riconosciuto per qualcosa di positivo”.

Strategie di mercato e primi passi

11.14 – “Guarderà sempre i bilanci, non i nomi grossi. Bisogna fare le cose bene e con criterio. Devono venire giocatori che credono in questa piazza, che hanno voglia e fame. Se non hanno il credo del Catania non vengono”.

11.16 – “Noi dobbiamo cercare di prendere giocatori funzionali. Sono spigoloso ma vado d’accordo con tutti. Il mio confronto è per il bene del Catania. Dobbiamo portare questo club più avanti possibile”.

11.22 – “Primi passi? Conoscere l’ambiente. Vorrei iniziare dal non parlare più del passato. Porterò la mia esperienza. Cercherò di guardare avanti. Scegliere l’allenatore è importante, quella è la prima cosa. Dobbiamo stare attenti ai minimi particolari”.

11. 23 – “C’è da lavorare, ma questa è la cosa che mi fa meno paura. Dobbiamo cercare di fare le cose ponderate, non ci sarà rivoluzione. Preferisco fare un forte mercato a giugno che dopo. Non tutte le ciambelle escono col buco, ma farò del mio meglio per far si che si possano fare grandi cose”.

11.25 – Parla di nuovo Grella: “Tutto è esperienza, sono anche un professionista, una persona a cui piace riflettere su quello che succede e fare autocritica abbastanza dura. Non mi basta mai quello che noi facciamo. Se sono venuto e ho sposato il progetto del presidente Pelligra è perché ho in testa un obiettivo ben preciso”.

11.28 – “Il passato non deve essere sempre una cosa da rimarcare. Giocatori? Intanto dobbiamo aspettare pure l’allenatore. Stiamo lavorando per far sì di arrivare al ritiro con il 70% del lavoro già fatto. Qui devono venire giocatori con il giusto entusiasmo. Serve lavorare e combattere. Il Catania si allenerà al Cibalino e allo stadio”.

Capito allenatore: “Il nome non conta”

11.33 – Capitolo allenatore: “Deve essere determinato, con idee moderne e coraggiose. Si deve andare in porta non fare un gioco di attesa. Si deve ottenere un obiettivo concreto, non sarà facile ma quello è l’intento. Prenderemo un allenatore che ci soddisfi, il nome non è importante. Io sarò felice solo se al 30 giugno prossimo ci abbracceremo tutti quanti. L’allenatore deve essere una scelta ponderata, anche se il calcio non è una scienza esatta”. Poi ha continuato: “Dobbiamo essere in linea con i valori che stiamo già provando a trasmettere a questi ragazzi. Non vi nascondo che il vicepresidente ha delle idee che coincidono con le mie”

11.38 – “Ci serve quella motivazione giusta. Porteremo avanti sempre le nostre idee. Porteremo calciatori funzionali ma che abbiano un comportamente adeguato. La psicologia di un calciatore è importante pure nella nostra gestione verso lo spogliatoio. Sarà fatto dall’inizio alla fine”.

11.42 – Grella riprende la parola: “Conosco Faggiano da tanti anni, so quanta voglia ha di riportare il Catania in alto. Ha l’intenzione di portare tutta la sua esperienza per il bene di questo club. Sono orgoglioso che un dirigente di questo livello è sceso di categoria con questa grande umiltà”.

11.46 – “Giovani? Sarei contento di venderli e valorizzarli, ma ci sono delle liste da rispettare oltre che dei contratti. Come ho detto prima faremo tutto in modo ponderato”.

Faggiano: “Al Sud mancano le infrastrtture. Toscano? E’ uno dei nomi che stiamo valutando”

11.53 – “Perché il Sud è indietro? Bisogna migliorare le infrastrtture. Però veramente, perché vedo che qui si parla tanto e si fa poco. La burocrazia fa perdere tempo. Forse questi uomini non vanno allo stadio, non sanno che gioia si crea. Negli uffici si vive un altro clima. La infrastrutture servono alla città, non solo ai club. Le infrastrtture non aiutano a far crescere il Sud, punto”.

11.56 – “Toscano? Rappresenta un buon mix come altri, ma bisogna guardarsi in faccia e fare una scelta. Non prendiamo uno perché è bello o simpatico. Valuteremo, è sicuramente uno dei nomi”.

12.07 – “Vogliamo cercare di avere più società vicine anche cercando di mandare qualche giocatore in prestito in squadre vicine a noi, aprendo così una collaborazione. Questo alimenta la territorialità”.

12.09 – “Vogliamo giocatori importanti che esprimano una certa idea di calcio. Quando un direttore sportivo nuovo arriva, si confronta con l’allenatore. Io parlerò con lui e gli dirò la mia idea. Sarà tutto fatto insieme. Magari un giocatore che lo scorso anno ha fatto male, quest’anno farà bene se si toccano le corde giuste. Valuteremo il carattere del giocatore e il comportamento”.

“Cosa vuol dire il Catania per me”

12.13 – “Dove colloco Catania? In alto, per me è il sole, l’Etna e tanto altro (ride, ndr). Parlando con Grella e vedendo la voglia che ha e che mi ha trasmesso, non potevo rifiutare. A volte i colloqui sono piatti, ma non è stato questo il caso. Io vivo di calcio da quando ero piccolo, per cui mi emoziono quando vado in uno stadio del genere”.

12.16 – “Senza di me il Catania si è comportato nel modo giusto. Chiarella, Cianci e tanti altri…sono giocatori importanti. Parliamo di un mercato importante comunque. Sono blindati e giocatori importanti”.

 

 

 

Manuele Nasca

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