Catania, Faggiano: “Abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela con tutti
Il direttore sportivo del Catania, Daniele Faggiano è intervenuto nella cinquantacinquesima puntata di Hashtag Rossazzurri il Talk
Il Catania arriva dall’eliminazione dalla Coppa Italia di Serie C, dopo aver subito una pesante sconfitta casalinga al Massimino contro il Trapani, con un risultato di 0-5.
Ora la squadra di Toscano è chiamata a concentrarsi sul prossimo appuntamento di campionato, che si terrà sabato 30 novembre alle ore 17:30 contro la Cavese. I rossazzurri occupano attualmente la nona posizione con 24 punti, gli stessi del Trapani, Giugliano e Sorrento e distano 9 punti dalla vetta occupata dal Benevento.
A tal proposito è intervenuto ai microfoni dei colleghi Hashtag Sicilia il direttore sportivo del Catania. Durante la cinquantacinquesima puntata di Hashtag Rossazzurri il Talk, Daniele Faggiano ha trattato differenti argomenti: dal mercato al rendimento della rosa passando per il prossimo avversario in campionato.
“Adesso serve analizzare il nostro momento partita per partita e recuperare più infortunati possibile. In qualche partita abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela con tutti“.
Catania, Faggiano: “Se sono venuto qui è perché mi ha voluto Grella”
Il direttore sportivo parte subito analizzando il mercato di gennaio e la situazione della squadra: “Ora bisogna fare un’analisi in base al comportamento dei calciatori. E’ normale che i tanti infortuni ci stanno penalizzando ed è una cosa da attenzionare. Le somme si tireranno alla fine. Con due punti potremmo arrivare più avanti ma con meno tre potremmo retrocedere nella parte sinistra della classifica. Adesso serve analizzare il nostro momento partita per partita e recuperare più infortunati possibile. In qualche partita abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela con tutti“.
Un commento anche sugli infortuni che hanno colpito la squadra rossazzurra: “Ci sono. Giochiamo tante partite ed è un susseguirsi di allenamenti e viaggi. Il Catania ai tempi della Serie A li ha fatti pure ma c’erano altre situazioni e altre entrate. Per cui noi a volte partiamo in aereo e torniamo in pullman. L’altro giorno sono partito anche io con loro. Se poi giochiamo a ridosso tra una partita e l’altra il tempo per recuperare è sempre inferiore. Allo stesso tempo, per me strutture e tutto il resto sono solo chiacchere. Dobbiamo stare solo attenti. Vedete la Juventus che ha un sacco di infortuni, magari in futuro anche altre società ne pagheranno dopo. Però, per mentalità mia, non dobbiamo piangerci addosso. Dobbiamo restare positivi. Il mio lavoro è pure stare vicino alla squadra nei momenti difficili. Se sono venuto a Catania è perché mi ha voluto Grella e mi ha convinto la piazza”.
“Giocare a Catania ti fa sentire un calciatore importante”
Faggiano ha continuando parlando dei tifosi: “Non posso nascondere che sentire cantare per 100 minuti tutti i tifosi mi fa piacere, mi fa sentire in una dimensione diversa rispetto ad altre società“. Un commento anche al calendario e al prossimo avversario ovvero la Cavese: “Non diciamo nulla (ride, ndr). Noi pensiamo a sabato alla Cavese. La squadra deve avere quello spirito giusto dal primo al centesimo minuto. Non penso a lungo raggio, i calcoli non funzionano mai. Servono a poco. Vivo alla giornata organizzata però penso alla partita finale. Magari sbaglio anche io a dare qualche pacca in più. Però siamo tutti sul pezzo. Io sono contento di tutti adesso, possiamo dare di più. Non penso che gli infortunati che abbiamo da tanto tempo non penso che le altre squadre li abbiano. Cercheremo di sfoltire gli esuberi che abbiamo fuori lista e poi vedremo“.
Un commento anche su Sturaro e il resto del gruppo: “E’ un giocatore importante anche fuori dallo spogliatoio. Le squadre si costruiscono anche fuori dal campo. E’ un uomo che ho avuto capitano al Genoa in Serie A che mi ha aiutato alla crescita di tanti ragazzini. De Rose? L’anno scorso ha vinto il campionato e ha una mentalità diversa. Fosse per lui giocherebbe sempre. Sappiamo tutti dell’età che c’ha, ma vedo tanti calciatori più giovani in altri gironi in difficoltà. A conclusione un messaggio a tutti i tifosi: “Io sento un calore e affetto particolare. Normale sentire il borbottio in ogni città. Catania è una piazza che tiene tanto al calcio e borbottare ci sta. Mi sento di dire che dobbiamo starci vicino. Un piccolo consiglio dai tifosi l’ho colto, cerco di portare positiva. Li posso capire perché sono tifoso anche io e vorrei giocare anche io. Giocare a Catania ti fa sentire un calciatore importante“.