Ancora 48 ore. Il futuro del Calcio Catania è sempre più incerto e legato a un filo sottilissimo che giovedì, cioè dopodomani, potrebbe essere tagliato dal Tribunale etneo. L’udienza prefallimentare di questa mattina, infatti, non ha portato nessuna buona notizia. Il faccia a faccia tra il legale della SIGI, l’avvocato Giuseppe Augello, l’amministratore unico del club rossazzurro, Nico Le Mura, il PM Fabio Regolo e il giudice relatore Fabio Letterio Ciraolo ha portato il Tribunale alla decisione di riservare il suo giudizio. Niente rinvii, come si augurava la proprietà rossazzurra, né tanto meno il ritiro dell’istanza di fallimento da parte della Procura.
La Procura a quanto pare, al contrario, avrebbe insistito sull’istanza di fallimento ritenendo che il Calcio Catania sia ancora in uno stato di insolvenza. Sempre secondo l’organo giudiziario, le deduzioni della Proprietà del club rossazzurro non sono state sufficienti per ribaltare questo stato di insolvenza. L’avvocato Augello avrebbe ribadito, però, che SIGI sotto la sua gestione avrebbe ridotto il debito di circa 3 milioni di euro, cifra importante che lo Stato ha incassato a titolo di imposte e tasse dalla gestione di SIGI che altrimenti non avrebbe incassato. Inoltre, lo stesso legale, avrebbe sottolineato come SIGI abbia garantito la continuità aziendale fino adesso pagando stipendi e fornitori e che nel futuro prossimo l’immissione di finanza esterna avrebbe garantito il rilancio del Calcio Catania.
Come detto, nonostante queste rassicurazioni il Tribunale si è riunito in Camera di Consiglio, che tecnicamente significa che fra uno, due o tre giorni massimo potrebbe decidere se far fallire il Catania, rigettare l’istanza, oppure ancora rinviare la decisione magari chiedendo ulteriori chiarimenti alle parti. La sensazione è che giovedì prossimo verrà decretato il fallimento del Calcio Catania.
Se fosse così cosa accadrebbe? La squadra potrebbe continuare a giocare? Si, potrebbe farlo. Tutto, però, dipenderà dalla celerità del curatore fallimentare pro tempore. Il suo compito sarà quello di portare avanti la squadra. Potrà farlo attraverso un esercizio provvisorio, che garantirebbe la conclusione della stagione sportiva in attesa che venga espletata l’asta competitiva e trovato un nuovo proprietario. Le prossime 48 ore sarà le più snervanti e stressanti per i sostenitori etnei che temono di veder cancellati 75 anni di storia e la matricola 11700, cioè il loro simbolo di appartenenza.
In serata, sono arrivate anche le dimissioni da parte di Nico Le Mura. Questo il comunicato del club. “Il Calcio Catania rende noto di aver preso atto delle dimissioni dell’amministratore unico Nico Le Mura, già irrevocabilmente rassegnate due mesi addietro ed efficaci, secondo le disposizioni del codice civile, dal momento dell’accettazione dell’incarico da parte del nuovo amministratore. Sport Investment Group Italia ringrazia Nico Le Mura per il lavoro svolto nell’arco del mandato, caratterizzato da una virtuosa gestione economica, e per l’apporto garantito con grande senso di responsabilità e spirito di sacrificio in regime di prorogatio. L’assemblea dei soci ha provveduto a nominare amministratore unico il dottor Sergio Santagati, già direttore commerciale e marketing del nostro club: al manager catanese, i migliori auguri di buon lavoro”.
A cura di Federico Lo Giudice
Immagine di copertina credit: Filippo Galtieri (UNICA SPORT)
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