Catania, Grella: “Tabbiani? Mi aspetto una svolta, altrimenti si cambia”
Momento delicato in casa Catania. La sconfitta interna per mano dell’Avellino nell’ultimo turno ha scatenato la rabbia dei tifosi che al termine della partita hanno contestato duramente la squadra. Striscioni e fumogeni hanno alimentato la protesta nei minuti seguenti al triplice fischio, con il club che oggi, 31 ottobre, ha deciso di far sentire la propria voce in una conferenza stampa indetta nelle scorse ore e che ha avuto luogo nella sala stampa del Massimino. A prendere la parola è Vincenzo Grella, vice presidente e Amministratore Delegato del Catania.
Grella: “Lavorare in una città così ti dà responsabilità”
Inizia puntuale la conferenza stampa di Grella: “In questo momento sono state dette più cose, riflessioni da parte di tanti. In queste due settimane anche io ho riflettuto sul momento e sul progetto, e oggi mi andava di spiegare ai nostri tifosi che ci siamo. Non c’è un dipendente o un dirigente che non tiene al proprio lavoro e al risultato del club. Da quando sono vice presidente ho sempre vissuto le gare in modo obiettivo cercando di capire come migliorare la squadra e non sempre è stato facile. Parlo tanto con il presidente Pelligra e ultimamente ancora di più. Momento difficile, c’è una crisi di crescita dato che 15 mesi fa non avevamo nemmeno i palloni. Lavorare in una città così responsabilizza, con dei tifosi molto calorosi. Domenica ho sentito il loro dispiacere. Il mio carattere mi porta ‘a fare e non a parlare’, ma so che il mio ruolo è importante così come il progetto che vogliamo attuare. I vostri sogni sono i nostri”.
“Il presidente ha un progetto chiaro”
Poi alcune precisazioni: “Ho sempre portato rispetto ma lo pretendo anche, si è toccato il fondo quando mio figlio è stato contattato. Il nostro obiettivo? Arrivare nei primi tre posti. Il presidente ha messo a disposizione un budget che secondo me è importante. Oggi noi stiamo investendo e questo suo investimento serve per creare un movimento sostenibile, senza spendere di più rispetto a quello che è stato messo a disposizione solo per accontentare qualcuno. Il presidente ha un progetto chiaro e sa cosa vuole fare qui a Catania. Questo è un confronto, non una lite tra stampa e società. Al Massimino si è creata una tensione che non immaginavo dopo 10 partite. Solo insieme possiamo avere successo in questa città e riportare Catania in alto. Non capisco i motivi di attacchi personali quando c’è sempre stato un dialogo corretto, e che nelle ultime settimane è diventato qualcosa che fatico a descrivere. Commenti imbarazzanti. Sanzioni? Non accetto chi si comporta in un determinato modo e non in linea con i nostri valori. Chi pensa di essere più grande del club dura poco con me“.
“Fatte scelte sbagliare ed errori”
“Ci sono stati degli errori, dalla preparazione alla costruzione della squadra e mi assumo la responsabilità. Erano decisioni condivise dove io avevo l’ultima parola. Quando si sbaglia si capisce da dove nasce l’errore e si prova a intervenire assumendosi delle responsabilità, direi una bugia se dicessi che questa analisi la faccio da poche settimane. Faremo interventi per migliorare. Il centro sportivo non è semplice, bisogna fare tante analisi prima di spendere soldi. Ogni tanto freno il presidente per fargli capire che possiamo arrivare a grandi traguardi tramite diversi passaggi perché la società è solida e deve avvicinarsi alla sostenibilità. Stadio? Non posso fermare la volontà del presidente, posso dire che per me abbiamo uno stadio bello e nel quale avrei voluto giocare”.
Grella: “Ho visto atteggiamenti che non mi sono piaciuti”
E sul momento della squadra e Tabbiani: “Non posso essere tutti i giorni agli allenamenti. Ho visto però cose che mi hanno fatto riflettere e parlato con chi dovevo parlare per evidenziare aspetti che non mi andavano bene. Abbiamo bisogno di tempo per costruire, ma questo tempo non è eterno. Ho visto, valutato, suggerito un cambio e attendo questo modifica in termini di approccio e di atteggiamento. Sono sincero, tanti atteggiamenti non mi piacciono come il linguaggio del corpo e la voglia di andare a prendere un risultato in tutti i modi. Questa cosa non c’è. Per fare questo ti devi allenare bene. Ho fatto capire alla squadra il mio pensiero, parlando sena filtri e dicendo loro che non posso accettare certi atteggiamenti. Tabbiani? Prima di scegliere lui abbiamo discusso tanto su che squadra volessimo vedere. Penso di aver parlato con almeno 12 allenatori, perché mi andava di confrontarmi. Con Tabbiani mi sono trovato subito e non ero l’unico, abbiamo condiviso l’idea tutti insieme in società. Sapevo che avrebbe trovato difficoltà all’inizio e nelle prime partite mi ha stupito l’impatto che ha avuto. Se potessi tornare indietro? Faccio fatica a rispondere, ma se mi guardo indietro rifarei la stessa scelta perché su tanti principi penso sia l’uomo giusto per noi“.
“Condizione atletica? Non mi preoccupa”
“In Serie C si prendono svincolati. Il Catania ha acquistato giocatori, molti svincolati. Riguardo la preparazione i tempi di arrivo dei giocatori sono simili alle altre squadre, poi se saranno acquisti buoni o meno lo dirà il tempo. La condizione non mi preoccupa, abbiamo individuato delle cose da sistemare e sono convinto che i giocatori torneranno a fare un calcio brillante. Sono certo che con una condizione all’altezza possiamo dire la nostra“. E ancora sull’atteggiamento della squadra, Grella non ha dubbi: “Certi messaggi devono essere trasmessi dai giocatori, mostrare che c’è attaccamento alla maglia ai tifosi che fanno l’abbonamento. Cambiare, altrimenti non ci sarà spazio in questo club per loro“. E sulla preparazione: “Fatta male, in estate avrei cambiato la portata dei nostri avversari e me ne assumo la responsabilità. La preparazione è un momento importante della stagione e non abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare”.
“Contestazione dei tifosi? Tensione arrivata al limite”
“Nella mia vita non ho mai avuto paura di perdere, ciò che non sopporto è non saper sfruttare l’occasione. Questo è il cambiamento che dobbiamo fare e che non mi fa dormire la notte. Confronto squadra-tifosi? Tensione al limite. Sono stato fermato due volte in macchina con toni che non ci stanno. Capisco la frustrazione, ma la tensione nello stadio è roba da pazzi. Loro, come me, vogliono vedere di più e possiamo farlo solo insieme. Arriverà qualcuno al posto mio? Forse sì, e forse anche meglio di me, ma questa non è la risposta. Lo stadio deve essere la nostra fortezza e oggi non lo è. Il recupero contro il Brindisi occasione per tutti, nessuno può garantire il risultato ma l’atteggiamento sì. Mi aspetto risposte dalla squadra e da Tabbiani che deve trovare delle soluzioni. Centro sportivo? Stiamo valutando dei terreni. Ne ho visti 5-6 ma non tutti hanno l’abilitazione. Torre del Grifo non si fa in un giorno. Se i messaggi del presidente sono stati letti in un certo modo a me dispiace. Stiamo facendo certe analisi. Se non vedrò un cambiamento importante non ho altra scelta che cambiare guida tecnica“.
Grella: “Pelligra? Ci mette i soldi, criticarlo è una vergogna”
Grella si sofferma poi sul presidente Pelligra: “Non si può dire a Rosario Pelligra di tirare fuori i soldi. Quell’uomo ha messo solo liquidità. Fa il giro di campo solo per ringraziare il pubblico. Non si devono permettere di dire queste cose al presidente. È una vergogna“. E ancora su Tabbiani: “Voglio dargli l’opportunità, anche se questa non ha una scadenza infinita. Lo so che in questo momento per Luca è difficile. Venerdì gli ho detto che Catania è una piazza molto esigente. È una difficoltà che capisco. Quando hai il prestigio di allenare il Catania devi convivere con le pressioni. Ma gli attacchi personali, anche qui, non lì comprendo. Questa piazza così non può crescere. È un limite enorme. Non lo capisco”.