Grella: “Catania non è quelle 30 persone. Siamo in finale di coppa, ricordiamocelo”
Torna a parlare Vincenzo Grella, e lo fa nel corso della trasmissione Corner su Telecolor. Tanti gli argomenti trattati dal vice presidente del Catania, partendo dai disordini di Padova: “Il Presidente Pelligra soffre vedendo le partite, mentre io cerco sempre di avere un taglio positivo. Scontri di Padova? Pelligra è molto arrabbiato per quello che è accaduto. Non è stato facile, lui ci tiene tanto. Aveva previsto tanti ospiti internazionali al Massimino. Capisco la sua rabbia. Nei giorni successivi abbiamo discusso e non eravamo sulla stessa linea. Poi anche insieme a Bresciano abbiamo trovato la quadra. Se vogliamo costruire qualcosa dobbiamo prendere delle posizioni che si rifacciano ai nostri valori. Catania non è quelle 30 persone e la maggioranza dei tifosi non approva quanto successo. La decisione di non presentare ricorso è stata motivo di discussione, poi vedendo le carte abbiamo capito la situazione. Noi rispettiamo gli avversari e le forze dell’ordine. Sono stati giorni pesanti, però sono contento perché in molti mi hanno telefonato per complimentarsi per la nostra decisione. Catania parte civile dopo gli scontri di Padova? Ci stiamo pensando. Ancora non abbiamo deciso“.
Grella: “Qualcuno non ha retto la pressione”
E sulla squadra, idee chiare: “Il mio rapporto con loro all’inizio non era regolare, prima c’era un DS che mi teneva aggiornato. Quando abbiamo deciso di cambiare la guida tecnica, ragionando insieme a Pelligra e Bresciano, si è deciso che io mi dovessi occupare di più della squadra. Quando abbiamo individuato il profilo di Lucarelli ho pensato che potevamo stare più vicino a lui valutando il suo lavoro. Qualche giocatore non ha retto la pressione e abbiamo fatto dei cambi a gennaio. Inizialmente dovevamo fare 5-6 acquisti, poi ne abbiamo fatti 12. Gli infortuni ci hanno penalizzato e oggi raccontiamo questo con grande dispiacere“. E continua la ricerca di un Direttore Sportivo: “Sto valutando, molti sono interessati. Vorrei dare un continuità. Sicuramente lo prendo e spero di trovarlo prima della fine della stagione perché non vorrei fare lo stesso errore dell’anno scorso. Ci sono 2/3 figure nuove che verranno inserite (uno forse a breve) per aiutare la crescita del brand Catania. Il budget? Dipende da quanto si vorrà investire su squadra e settore giovanile. Quest’anno lo abbiamo aumentato, soprattutto per lo staff che è da Serie A”.
“Zeoli a rischio? Quando alleni il Catania…”
Grella che torna nuovamente sull’esperienza di Lucarelli e su quella attuale di Zeoli: “Quando si esce dallo stadio con i fischi dopo una vittoria non è facile per un calciatore in difficoltà. Non è una situazione semplice. Lucarelli è stato esonerato, abbiamo avuto un confronto franco senza filtri e ci siamo abbracciati. Ci siamo sentiti di recente, nei suoi confronti ho una grandissima stima. Con lui è mancata la prestazione, aveva difficoltà legate ad una rosa mai al completo. Volevamo fare questo cambio e purtroppo lui ha pagato un conto non tutto suo. Zeoli a rischio? Io penso che chi lavora a Catania è sempre in discussione. Lavorare per il Catania è una fortuna. Lui sa che ha la mia stima e sa quello che voglio. Deve solo lavorare, però non c’è un contesto sereno. Playout? Faccio fatica a guardare indietro. Molti mi danno del presuntuoso, ma non guardo indietro. Il Catania può ancora uscire da questa situazione ma contro il Giugliano si deve vincere”.
Catania che ha ancora la possibilità di mettere in bacheca un trofeo: “Siamo in finale di coppa, facciamolo presente ogni tanto. Non si parla mai di questo. Se uno vuole trovare quello che non va io sono sempre qui, ma facendo cosi si danneggia la squadra e tutto il movimento”.