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Catania, al Massimino…non basta Mino

Un pareggio che sa di sconfitta per il Catania, quello avvenuto sotto gli occhi dei 16.812 spettatori presenti alla sfida casalinga dei siciliani contro il Latina. Subito avanti gli ospiti al 18’ con il secondo gol in campionato di Mastroianni, abilissimo a ribattere il pallone in rete dopo una prima respinta di Bethers. Decisiva al 73’ una gran girata del solito Chiricó che sfrutta un bel cross di Marsura, colpisce al volo ed evita ai suoi il terzo ko del campionato in una gara piuttosto complicata dal punto di vista del gioco e dell’atteggiamento offerto.

Credit: Catania FC

Chiricò una luce

Il terzo gol (primo casalingo) di Cosimo Chiricó, arrivato nei minuti finali della sfida contro il Latina, fotografa in modo sempre più chiaro le difficoltà dei ragazzi di Luca Tabbiani in quest’inizio di stagione. Manovra macchinosa, frenesia offensiva, esposizione talvolta eccessiva al contropiede avversario e -soprattutto – la mancanza troppo frequente di coraggio individuale. Il numero 32 ex Crotone è infatti spesso l’unico a tentare di saltare l’uomo e le sue iniziative offensive appaiono spesso come l’unica soluzione per il Catania in fatto di conclusione verso la porta, anche in virtù di un palleggio che, contro squadre abili a chiudere gli spazi (è questo il caso dei nerazzurri di Di Donato) fatica a rivelarsi efficace.

Credit: Catania FC

Catania, testa alla Juve Stabia


83 gol, 61 assist, oltre 300 gare giocate in carriera, quattro promozioni centrate in Serie B tra Lanciano, Ascoli, Foggia e Monza. Il curriculum di Cosimo Chiricó, presentato dalla società in estate con la suggestiva associazione all’artista Giorgio De Chirico, parla abbastanza chiaro. Anche perché il contributo dell’esterno rossazzurro è spesso prezioso sia in fatto di creatività che di recupero. Ripartirà assolutamente da lui la squadra del presidente Ross Pelligra (oggi presente in tribuna per festeggiare la straordinaria risposta del pubblico in occasione della campagna abbonamenti).

Credit: Catania FC

Il percorso però tra condizione non sempre ottimale, poca varietà di proposta e lento adattamento al contesto è ben lontano dal rivelarsi completo. Lo sa bene Tabbiani, voglioso di risposte già dal match contro la Juve Stabia del 15 ottobre. Catania vuole vincere, come dimostra l’inerzia del pubblico nell’ultima occasione per il clamoroso sorpasso capitata sui piedi di Bouah. Cancellare subito il rammarico sembra l’unica cura possibile.

Damiano Tucci

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