Il 22 dicembre 2021 il Calcio Catania Spa falliva in seguito alla sentenza del Tribunale della città siciliana, cancellando, solo sulla carta e non nella memoria degli sportivi, 75 anni di storia di una delle piazze più calde del calcio italiano. Troppi i debiti sportivi accumulati, oltre a quelli nei confronti dello Stato. Una situazione di incertezza protrattasi per diverso tempo, utile solo a contribuire allo stato di incertezza poi culminato in un fallimento a stagione in corso: una sconfitta per tutti. Ma chi c’era un anno fa?
La stagione sportiva del Catania termina il 3 aprile 2022 con la trasferta di Potenza. Sei giorni più tardi, la sezione fallimentare del Tribunale di Catania presieduta dal dottor Francesco Mannino delibera la fine anticipata dell’esercizio provvisorio. Quel che accade il giorno successivo, ovvero il 10 aprile, è già storia. I tifosi e la squadra si danno appuntamento a Torre del Grifo, quartier generale del club, nell’orario in cui il Catania sarebbe dovuto scendere in campo per la sfida al Latina. Centinaia di supporters ringraziano giocatori e staff per il lavoro svolto in una situazione che definire sui generis forse è anche riduttivo, in una giornata che le telecamere de LacasadiC hanno raccontato dall’inizio alla fine ( CLICCA QUI PER LE IMMAGINI DELLO SCORSO 10 APRILE ). Di quella rosa, ai nastri di partenza della nuova stagione di Serie D, categoria nella quale il nuovo Catania SSD riparte, ci sono i soli Filippo Lorenzini e Andrea Russotto. In panchina non siede invece Francesco Baldini. L’addio con il club siciliano lo porterà di lì a breve sulla panchina del Vicenza, ma di certo un fallimento sportivo non potrà mai cancellare l’avventura di Catania. Nel giorno del saluto con i tifosi a Torre del Grifo, l’allenatore ne è certo: “Noi non siamo falliti: è fallita una storia clamorosa ed è un grande peccato, però tifoseria e squadra non sono fallite. Catania farà parte della mia vita per sempre” ( CLICCA QUI PER ASCOLTARE LE PAROLE DI BALDINI ).
Uomo copertina dell’ultimo Catania in C è Luca Moro. A suon di gol infrange record su record, uno su tutti: la doppietta nel derby contro il Palermo ( non una partita banale ) gli consente di superare con 18 reti, a metà dicembre, un certo Spinesi. Uno che dalle parti di Catania forse è qualcosa in più di un semplice giocatore, così come lo è diventato in poco tempo anche Moro, tanto da avere l’onore ( e sfidiamo chiunque a dire il contrario ) di vedersi dedicato un murales nel quartiere di Librino ( CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO ).
Il rientro al Sassuolo in seguito al fallimento, squadra che ne detiene il cartellino, e nella scorsa estate il passaggio al Frosinone sempre più vicino alla promozione in A. Insomma, anche nel frusinate si stanno godendo un attaccante niente male.
Si parla di simboli. E in questa categoria non può non rientrare anche Mariano Izco. Doppia esperienza a difesa dei colori del club etneo. Dal 2006 al 2014, e successivamente dal 2020 ai giorni del fallimento. Lo scorso novembre l’addio al calcio giocato dopo una vita sportiva ( nel vero senso della parola ) trascorsa in Sicilia. “Izco? E cu su scodda?! Ancora mi preiu si pensu o gol ca Juventus”, questo il pensiero del tifoso catanese sull’argentino. Comprensibile no? Per chi non ha particolare confidenza con il dialetto siciliano, la traduzione letterale è la seguente: “Izco? E chi se lo dimentica?! Ancora godo se penso al gol con la Juventus”. 8 dicembre 2009, vittoria a Torino sui bianconeri con gol decisivo proprio del centrocampista. Il primo in A. Ma non solo. Vice capitano e recordman di presenze in massima serie. Nel Catania dei record dei 56 punti è stato uno degli inamovibili durante la stagione. In parole povere, dagli anni 2000 in poi, alla voce “record” il nome di Izco è stato accostato spesso e volentieri.
E poi il gigante dell’attacco. Leon Sipos, autore di una stagione più che positiva in maglia Catania e che probabilmente, numeri alla mano, avrebbe chiuso in doppia cifra in termini di gol realizzati. 1.93 m al servizio della squadra di Baldini, e dove l’attaccante croato non arrivava in agilità era Jean Freddi Greco a compensare qualche metro più indietro in mezzo al campo. Il primo, dopo il fallimento, ha vissuto la stagione in corso tra Fidelis Andria e Trento. Il centrocampista scuola Roma invece è un giocatore del Vicenza. Ma quale è stata la formazione titolare dell’ultimo Catania in C?
Questa l’ultima distinta ufficiale del Catania in Lega Pro. Era il 3 aprile come detto, e le scelte di Baldini per la sfida al Potenza furono le seguenti:
CATANIA (4-3-1-2): Stancampiano; Albertini, Ercolani, Monteagudo, Zanchi; Rosaia, Cataldi, Simonetti; Greco; Moro, Sipos. A disp. di Mularoni: Coriolano, Ropolo, Panarello, Pinto, Provenzano, Izco, Biondi, Piccolo, Russotto, Russini, Russo.
Ai nastri di partenza della stagione sportiva di Lega Pro 2021-2022, il Catania di Francesco Baldini si presenta con questo organico:
Andrea Sala, Michele Truppo, Giuseppe Stancampiano, Giorgio Coroliano, Francesco Borriello
Paolo Ropolo, Filippo Lorenzini, Salvatore Simone Pino, Luca Ercolani, Antonio Giosa, Claiton, Angelo Panarello, Giovanni Pinto, Andrea Zanchi, Juan Monteagudo, Lorenzo Tropea, Luca Calapai, Alessandro Albertini
Luis Maldonado, Riccardo Cataldi, Jean Freddi Greco, Kevin Biondi, Giacomo Rosaia, Alessandro Provenzano, Pier Luigi Simonetti, Mariano Izco, Giulio Frisenna
Andrea Russotto, Simone Russini, Tommaso Ceccarelli, Gabriel Bianco, Antonio Piccolo, Luca Moro, Leon Sipos, Flavio Russo, Reginaldo
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