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Lucarelli, atto terzo: come giocherà il Catania? Dalle certezze ai dubbi sul modulo

Credit Catania

Il nome di Cristiano Lucarelli si lega ancora una volta alla storia del Catania. L’ufficialità della società, di fatto, sancisce l’inizio della terza avventura in rossazzurro dell’allenatore livornese. Accolto con stima e affetto dalla piazza sia per l’entusiasmante stagione 17-18 (conclusa con tanti rimpianti tra il secondo posto dietro al Lecce e l’eliminazione ai rigori contro il Siena in semifinale playoff) che per il più complicato subentro a Camplone nell’annata 19-20 , terminata al sesto posto nella stagione regolare e al secondo turno dei playoff per via del miglior piazzamento della Ternana, Lucarelli si è sempre fatto apprezzare per un gioco equilibrato ma allo stesso tempo aggressivo e di forte personalità. Adesso il compito di risollevare una rosa che tra Chiricó, Di Carmine e Zanellato tra gli altri è stata costruita con ben altre aspettative rispetto ai quindici punti raccolti nella gestione Tabbiani.

Lucarelli

Catania, continuità o rivoluzione con Lucarelli?

Difficile ipotizzare con certezza assoluta il nuovo possibile assetto tattico del Catania targato Lucarelli visto che l’allenatore toscano ha già dimostrato di saper alternare sapientemente il 4-3-3 (base di partenza anche per la parentesi Tabbiani) e il 3-5-2. Più semplice, invece, immaginare uno stravolgimento nei compiti, con verticalità e passaggi rapidi chiamati a sostituire la vecchia impostazione orizzontale in favore di una maggiore efficacia, soprattutto in zona gol. La strada della continuità nel modulo, quindi, poterebbe ripartire dagli stessi undici visti in precedenza mentre il passaggio ad un nuovo sistema significherebbe mini rivoluzione, con la coppia Rapisarda-Bouah e il trio Marsura-Mazzotta-Maffei chiamati di volta in volta ad occupare le intere corsie ai lati. Possibile in questo caso anche l’inserimento di Chiricó nel ruolo di ‘sotto punta’ al fianco del rientrante Di Carmine.

credit: Catania FC

Catania (4-3-3): Bethers, Rapisarda, Silvestri/Lorenzini, Curado, Castellini; Rizzo, Zammarini, Zanellato/Rocca/Deli; Chiricó, Di Carmine, Bocic/Marsura.

Catania (3-5-2): Bethers; Curado, Silvestri, Castellini; Rapisarda, Zammarini, Rizzo, Zanellato, Marsura; Chiricò, Di Carmine.

Credit: Catania FC

Tra attesa e sentimento: il momento dei rossazzurri

Calcio brillante e aggressivo, personalità forte e riconoscibile. Le aspettative di Vincenzo Grella ad inizio stagione sono sempre state queste. Un’attitudine mai realmente mantenuta dalla squadra di Luca Tabbiani, visto che il rendimento di quattro vittorie (nessuna arrivata dopo un’iniziale situazione di svantaggio), tre pareggi e ben sei sconfitte ha già fatto scattare diversi malumori in città. Una situazione complicata, certificata non solo dall’esonero dell’ex Fiorenzuola ma anche dall’allontanamento del ds Antonello Laneri. Cristiano Lucarelli (che in Sicilia ritroverà anche i leader Rizzo e Silvestri oltre a Lodi e Biagianti, rispettivamente dirigente e allenatore U17) è ormai pronto alla missione: riportare a Catania un entusiasmo da Serie A.