Il Catania perde in casa contro il Sorrento. I rossazzurri restano fermi a quota 22 in classifica e vengono così raggiunti dalla formazione di Maiuri. Al termine della partita, l’allenatore dei padroni di casa, Cristiano Lucarelli, è intervenuto per commentare la prestazione della sua squadra. Le sue principali dichiarazioni.
Così Lucarelli ha commentato la prestazione della sua squadra: “Il problema più grosso è che non facciamo gol. Nel momento in cui ci proponiamo con tre attaccanti e mezzo, è il problema più grande. Ciò mette più pressione anche ai difensori e ai portieri, perché sanno che non possono sbagliare. Abbiamo prodotto tanto ma questo è un problema che non si può nascondere. L’essenza del calcio è fare gol e non subirlo. A me è sempre interessato da quando sono arrivato fare più punti fino al 23 dicembre. Dobbiamo cercare di riscattare questa partita come ha fatto il Sorrento. Quando perdiamo in casa devono girarci per quattro giorni. In campo, dal mio punto di vista, si deve battere l’avversario. Siamo bellini da vedere, i ragazzi fanno quello che prepariamo ma bisogna fare gol”.
Una sconfitta che l’allenatore non ha digerito e così ha continuato in conferenza stampa: “Molto è accentuato dal fatto che ogni tre giorni noi non possiamo giocare. Per noi è troppo dispendioso. Spero di recuperare tutti i giocatori. Sono stato chiamato per provare a ricostruire una squadra che possa ambire a qualcosa. La nostra è una società giovane, ci sta che in questa stagione si possa faticare. Siamo in un momento di crescita. In Serie C la situazione è diversa dalla D e c’è bisogno di costruire questo Catania. Dobbiamo continuare in questa stagione ad andare avanti anche attraverso strade alternative. E anche se dovesse andare male, dobbiamo comunque aver costruito qualcosa. Nel nostro progetto deve esserci anche di avere 2 giocatori per ruolo perché se no si fatica a fare 1 partita ogni tre giorni“.
L’allenatore del Catania ha poi parlato anche della partita giocata a porte chiuse: “La mancanza del pubblico è costata. Le difficoltà più grandi per un calciatore del Catania è che puoi passare da 18000 tifosi in casa a meno fuori. Se ci fosse stato il pubblico, i nostri sarebbero stati più spinti, l’arbitro forse non avrebbe sbagliato. Noi dobbiamo migliorare e lavorare ma non ci vuole solo un mese. Ci sono tante squadre che sono salite o ci provano ma non è matematico il tempo. Il Catanzaro, Il Bari, La Ternana quanto ci hanno messo? Noi partiamo da un po’ più lontano però dobbiamo spingere sull’acceleratore e portarci avanti rispetto alla concorrenza. Noi dobbiamo partire dall’orgoglio. La partita dopo dovrei andare con il sangue agli occhi e lo abbiamo visto oggi dal Sorrento. Si deve ripartire dall’orgoglio, chiudere bene il 2023 e passare un buon Natale sia noi che i nostri tifosi“. E sul mercato: “Le valutazioni sul mercato saranno fatte dopo Benevento e non saranno comunque difficili, abbiamo le idee chiare“.
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