Alla vigilia del match contro il Sorrento, Cristiano Lucarelli è intervenuto nella conferenza stampa di presentazione del match valido per la 18ª giornata di campionato. Di seguito, le sue principali dichiarazioni.
12.42 – Sull’ultima sconfitta della squadra l’allenatore ha detto: “A Messina non è stata fatta nessuna rivoluzione. Solo Zanellato e Livieri erano i ragazzi nuovi. Zanellato ha tante presenze nel campionato di Serie B. E Deli, che se si pensa che sia un giocatore non idoneo per la C siamo fuori strada. Secondo me c’è un calo fisico, e ci sta perché abbiamo giocato 6 gare in trenta giorni. Non abbiamo tanti ricambi in questo momento. Diventa complicato e forzato dover fare tante rotazioni. Quando forzi dei giocatori a giocare ogni tre giorni senza che ci sia un’attitudine a giocare tutte queste partite, c’è da fare delle scelte. E poi bisogna aspettarli per due mesi o due mesi e mezzo. Credo nella esigenza di poter allestire una squadra col doppio ruolo di pari livello”.
12.46 – Lucarelli ha svelato poi un retroscena: “La società è giovane, non abbiamo un’anima forte. Dobbiamo costruirla per essere competitivi nel tempo. Poi bisogna essere cauti nei giudizi perché seno si rischia di bruciare troppo presto alcuni calciatori. Ho un giocatore che ha delle richieste in A e in B (Ladinetti ndr). C’è qualcosa che non torna, perché se succede questo allora devo fermarmi un attimo e dire: ‘Cosa succede’? E’ il giocatore più richiesto del Catania, lo vuole una squadra di A e di B”.
12.48 – Sul mercato: “Se mi mettesi a pensare al mercato, partiremmo 1-0 per gli avversari. Tutte le considerazioni si fanno dopo il 23 dicembre. La parola finale è la mia. Tutti quelli che vogliono rimanere, anche se credo che tutti lo vogliano, devono essere confortati dalle risposte sul campo. Se escludiamo il secondo tempo di Messina, le risposte le ho avute sempre. Pensare di fare tutte le gare bene è impossibile. Riuscire a fare 8 gare ad altà intensità è impossibile. A Messina è stato giusto perderla, ma dati alla mano forse si poteva anche non perdere. Noi dobbiamo capire che ci possono essere vari fattori per i quali alcune gare possiamo non giocarle benissimo ma fare risultato lo stesso. I presupposti per giocare bene ce n’erano pochi, ma noi dobbiamo capire che anche quando si gioca male il punto va portato a casa. Se hai competitività nei ruoli possiamo fare tanti punti e compensare alcune assenze”.
12.50 – Sul provvedimento preso per la partita tra Catania e Sorrento, match che si gicoherà a porte chiuse: “Mi aspetto dalla giutizia sportiva che ci sia la possibilità di vedere i nostri tifosi allo stadio e non si rovini l’immagine di una città. Non mi sento di punire tutti per ducarne 10 o 15 o 20, quelli che si sono resi protagonisti di quel gesto. E’ un qualcosa che succede a distanza dallo stadio. Cosa può fare la società se un evento succede a 2 chilometri dallo stadio. Posso capire se questa punizione viene applicata ad una gara ad alto rischio. In quel caso si prendono tutte le opportune prevenzioni. La sincerità sarebbe apprezzata,m preferisco che si dica che non vogliono i nostri tifosi allo stadio. Ho preferito i provvedimento a Messina che quello in questo match. Rovinano l’immagine nostra e della società e ho visto punizioni molto più severe per lotte tra tifose dentro lo stadio”.
12.57 – “Abbiamo sempre mostrato volontà e voglia, tranne in quei 45 minuti contro il Messina. Il Sorrento ha diversi giocatori dello scorso campionato di Serie D che stanno però facendo molto bene anche in C. Sicuramente è una gara complicata, difficile, dovremo essere molto bravi. Ci sarà bisogno che i ragazzi tirino fuori tutto quello che hanno in questo momento. Qualcosa dovremo necessariamente fare, perché mercoledì è stata davvero una faticaccia in Coppa”.
12.59 – Sul match di domani: “Domani sarà più difficile che contro il Pescara. Col Sorrento non si può sbagliare da un punto di vista mantale e tecnico. Un conto è la prestazione e un conto è il risultato finale. Ci sono delle gare in cui giochi male e vinci lo stesso e altre fatte benissimo in cui non porti niente a casa. Domani sarà durissima, loro vengono a prenderti alti, sono ben allenati e più riposati rispetto a noi. La speranza è quella di vincere, la convinzione è quella di fare una grande prestazione. Mi sorprenderei se arrivasse una vittoria facile, se vinciamo, sarà sicuramente una vittoria sofferta”.
13.02 – “Chiricò col Pescara? In quella posizione ci ha giocato, ma la scelta in quel caso è stata dettata dall’atteggiamento della linea difensiva degli avversari. Nelle valutazioni che facciamo ci sono gli avversari, in ogni partita ne trovi di diversi. Pensare oggi che c’è un modo di giocare uguale ogni settimana è difficile. Noi oggi dobbiamo mettere i giocatori nelle migliori condizioni per potersi esprimere. Domani troviamo una squadra che nei piazzati attacca bene la porta. Abbiamo vinto 4 partite con i calci piazzati; sia in fase difensiva che in fase offensiva, bisogna colmare il gap se eventualmente c’è in termin di centimetri”.
13.06 – “Loro non verranno a difendersi. Questo è sicuro, non penso che il Sorrento farà barricate, saranno propositivi, come a Latina e come in altre gare. Abbiamo studiato bene la gara, mi piacerebbe essere cinici non solo domani ma in tutte le partite. Gli avversari li studiamo ma anche loro ci studiano. Domani dipenderà da quanto noi abbiamo da spendere. Sarao? Non viene reintegrato per la gara di domani, lui con il suo agente stanno valutando la soluzione migliore per loro”.
13.12 – “Nel calcio esistono le doppie fasi, Mazzone diceva che andare in avanti è discesa e indietro invece è salita. C’è da chiedere gli straordinari ai ragazzi, a chi sarà chiamato a giocare ancora una volta. Dobbiamo sperare che questi ragazzi riescano a raschiare il barile e a garantire 100 minuti ad alta intnsità. Il Sorrento è una squadra che corre e ti fa correre. Domani è solo una questione fisica la partita”.
13.16 – Ambizioni e progetti del club, oltre che una lieve ‘polemica’ sulle strutture: “Pelligra? Il suo progetto è ambizioso, poi io non sono un esperto di finanze. La solidità però c’è e quindi si metterà in testa un obiettivo e farà di tutto per cercare di raggiungerlo. Si è parlato più che altro di infrastrutture. Noi ci alleniamo al Cibalino, non è proprio il massimo per una squadra come la nostra. Convincere i giocatori ad allenarsi in una situazione così non è straordinario. Le strutture devono andare di pari passo con gli obiettivi. In A o in B servono strutture importanti, questa è la verità”.
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