Si è conclusa con un nulla di fatto la seconda asta per il ramo d’azienda sportivo del Catania. Alle 16 infatti, il Tribunale ha sorprendentemente dichiarato deserta l’udienza di vendita per mancanza di domande di partecipazione. Un autentico fulmine a ciel sereno, specie dopo che, nelle ore precedenti, l’imprenditore romano Benedetto Mancini aveva iscritto la sua società denominata ‘Football Club Catania 1946’ alla camera di commercio, con annesso logo, organigramma ed un capitale sociale di 10 mila euro (a fronte dei 500 mila pretesi dal regolamento del bando).
“Il plico con l’offerta che abbiamo mandato alle 11.56 è rimasto sul sito astegiudiziare.it e non si è trasformato in pec – ha raccontato Mancini ai microfoni di Itasportpress-. Io ho la ricevuta di ritorno anche se in effetti l’offerta non è mai stata girata al Ministero della Giustizia. Adesso stiamo seguendo la questione con il Tribunale per trovare una soluzione”.
Non si dà pace Mancini. Specie perché a suo dire sembrava essere tutto in ordine. A partire dalla cauzione mancante. “Cauzione assente? Non è così. Ho fatto il bonifico stamattina dalla banca JP Morgan. Tutto come prevedeva il bando, ovvero 125 mila euro. Se la cauzione non la vedono al Tribunale è un problema delle banche, non certamente mio. La volontà di prendere il Catania c’è eccome: non sono venuto per gettare 125 mila euro della cauzione o per fare beneficienza.”
Il mistero si infittisce. Specie perché, quei soli 10 mila euro di capitale a fronte dei 500 mila previsti, hanno fatto storcere il naso a tutto il popolo rossazzurro. “C’è già una delibera di aumento a un milione di euro–racconta Mancini-. Io voglio salvare il Catania visto che sono stato l’unico a presentare l’offerta. C’è stato un disguido tecnico e sono stato sorpreso”.
Interrogato infine sull’effettività di quell’affiliazione alla FIGC che ha dichiarato più volte di aver ottenuto, l’imprenditore chiosa. “Si, l’ho ottenuta con numero della matricola 954466. Eravamo tranquilli e sereni ma ci è arrivata questa mazzata dal Tribunale. Io ci credo ancora e stiamo lavorando da una settimana per prendere il Catania. Adesso speriamo di trovare una soluzione col Tribunale e mi batterò per fare in modo che l’avventura col Catania inizi con me in questo campionato. Io voglio il club e lo voglio portare ai playoff. Non ho mai pensato di prendere il Catania in Serie D”.
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