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Catania, Mascara: “Sto con Tabbiani. Fischi? Non sono d’accordo, nessuno ha promesso la promozione”

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“Troppo facile dare la colpa a Tabbiani o a Grella. I fischi non mi sono piaciuti”. Commenta il momento no del Catania il grande ex Giuseppe Mascara. L’attaccante, autore dello storico gol da centrocampo nel derby contro il Palermo, ha analizzato il periodo complicato dei rossoazzurri: “La società non ha mai promesso di salire dalla C alla B, bisogna pazientare perché è stato detto più volte di programmare nel medio/lungo termine”, ha rivelato in un’intervista a Chancebet News. In sicilia, con la maglia del Catania, l’attaccante ex Napoli tra le altre ha collezionato ben 238 presenze impreziosite da 60 gol e 27 assist. Chi meglio di lui, poteva dire la sua su queste prime 11 giornate di campionato. “Calma” è la parola d’ordine secondo l’ex fantasista, a difesa di allenatore e società: “La squadra va sostenuta”, ha poi asserito.

Catania, Mascara: “Alcuni giocatori non si sono calati nella parte”

Mascara ha voluto dire la sua sul momento difficile della sua ex squadra, il Catania. In esclusiva a Chancebet News ha toccato svariati temi e si è schierato “contro” i fischi del pubblico in occasione dell’ultimo match perso in casa contro l’Avellino: La società non ha mai promesso di salire dalla C alla B, bisogna pazientare perché è stato detto più volte di programmare nel medio/lungo termine. Non sono molto d’accordo con i fischi piovuti dagli spalti del Massimino dopo i primi 30 minuti”. Per l’ex attaccante il problema è chiaro: “Alcuni giocatori non si sono calati nella parte secondo me.

La squadra va sostenuta. A risultato ottenuto, si può esprimere il proprio consenso o dissenso com’è giusto che sia. Fuori casa è probabilmente venuta a mancare l’unità d’intenti. Ci sono elementi nella rosa che non si sono ancora calati nella parte”. La strada da seguire? Remare tutti nella stessa direzione, come in una famiglia: “In questo momento “fare a botte” non serve a nulla. Adesso serve solo unione, è troppo facile dare la colpa al Tabbiani di turno o al vicepresidente Grella”.