Catania, Zeoli: “Andremo a Sorrento a fare la nostra partita”
Il Catania vince al Massimino contro il Messina. Una vittoria importante per la squadra di Zeoli che deve necessariamente allontanarsi dalla zona playout che dista solo 2 punti. Da regolamento, infatti, anche se il Catania ha vinto la Coppa Italia, non parteciperebbe alla fase nazionale dei playoff se dovesse trovarsi in piena zona playout al termine della regular season. Dopo la vittoria ha parlato così Zeoli in conferenza stampa: “Andiamo a Sorrento a fare la nostra partita, nessuno regala nulla. Quella di oggi è stata una partita intensa e bisogna recuperare le forze. Cerco di godermi anche personalmente la vittoria“.
Zeoli: “Una settimana fa abbiamo festeggiato la Coppa ma abbiamo risentito del cammino in campionato”
Continua così l’allenatore dei rossazzurri in conferenza stampa: “Il risultato della Turris io non lo sapevo, non so se la squadra ne fosse a conoscenza. Non credo abbia influenzato la partita. L’uscita di Peralta ci ha condizionato. Chi è entrato comunque ha fatto tanto. Voglio complimentarmi con Ndoj. Quando si sceglie un calciatore piuttosto che un altro si rischia tanto. Oggi abbiamo vinto di gruppo. Zammarini ha avuto un problema calciando nel pre-partita. Non abbiamo voluto rischiare anche se non sembrerebbe grave. Per Peralta il problema è al ginocchio e ho subito voluto cambiare, non aspettando i tre minuti dalla fine del primo tempo. La prima mezz’ora abbiamo fatto una prova discreta ma poi appena avvertiamo un pericolo cambia qualcosa“.
E sulla stagione: “La cosa positiva di oggi è che siamo stati gruppo. Chi è entrato ha fatto bene. Monaco ha avuto un risentimento e faticava a rientrare, ho preferito cambiarlo dato che c’erano i loro calciatori brevilinei che potevano farci male. Ci troviamo in queste condizioni per tanti motivi. Una settimana fa abbiamo festeggiato la Coppa ma abbiamo risentito del cammino in campionato, basta vedere i risultati dei match subito dopo i turni in Coppa. Ho visto una partecipazione totale da parte di tutti, anche di giocatori come Chiricò e Chiarella che non possono esprimersi al meglio con il nostro modulo“.