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Cinico e organizzato: il Monopoli ferma il Catania

Secondo risultato utile consecutivo per il Monopoli di Roberto Taurino che, dopo la vittoria sul Potenza, allunga su Francavilla e Turris conquistando un prezioso pareggio al Massimino contro il Catania. Grande prestazione per i biancoverdi che, rimasti in dieci dal 50’ per il rosso diretto a Ferrini, trovano l’1-1 finale diciannove minuti più tardi grazie alla rete di Bizzotto, bravo a farsi trovare pronto sugli sviluppi di un calcio piazzato. Non basta una magia di Cicerelli nel primo tempo ai ragazzi di Lucarelli, usciti tra i fischi dopo l’ennesima prestazione in chiaroscuro. Da segnalare l’infortunio di Bethers.

Credit: S.S. Monopoli 1966

Taurino, bestia nera per questo Catania

Ha i contorni di una piccola impresa l’importantissimo pareggio raggiunto dal Monopoli al Massimino. Grinta, identità collettiva, coraggio e personalità hanno infatti consentito ai pugliesi di strappare un risultato fondamentale in ottica salvezza, dando seguito alla vittoria casalinga ottenuta sul Potenza. Da segnalare l’ottima prova di Christian Tommasini visto che il numero nove ex Pescara classe 1998, arrivato in questa sessione invernale di mercato, ha sfiorato più volte la rete con un palo colpito e conclusioni sempre molto pericolose verso la porta difesa da Albertoni. Prestazione tutto cuore degli ospiti, rimasti in dieci per gran parte della ripresa dopo l’espulsione di Ferrini ma abili a trovare l’1-1 grazie ad un altro acquisto di gennaio: Nicola Bizzotto. Il roccioso centrale, tornato in biancoverde dopo una prima parte di stagione al Brindisi, è infatti risultato decisivo ai fini del risultato con una letale conclusione sugli sviluppi di un calcio piazzato. Si conferma vera e propria bestia nera per questo Catania Roberto Taurino. L’allenatore leccese, infatti, è riuscito a fermare ancora una volta il club di Pelligra dopo l’1-1 ottenuto ad ottobre sulla panchina del Monterosi.

Catania FC

Fragilità e confusione tattica: il momento del Catania

I fischi assordanti sul finale di gara dei 16.730 spettatori presenti al Massimino sotto gli occhi di tutta la dirigenza sono un segnale piuttosto chiaro: il Catania deve ancora trovare sé stesso. Tante opportunità per i rossazzurri, bravi anche a sbloccare la gara con un gran bel destro a giro targato Cicerelli ma troppo in balia degli avversari in fase difensiva. Gli svarioni del reparto arretrato, la poca precisione sotto porta e i continui cambi di modulo operati da Cristiano Lucarelli, fotografano una confusione tattica globale piuttosto evidente nonostante le buone individualità. Positivo l’esordio di Albertoni visto che l’ex Renate, entrato al posto dell’infortunato Bethers, ha risposto in maniera convincente ai diversi pericoli creati dagli ospiti. La negativa gestione del vantaggio nella ripresa nonostante la superiorità numerica e quella mancanza di continuità ricercata ormai da inizio stagione sul piano dei risultati sono temi su cui riflettere per tutto l’ambiente. Gli ultimi giorni di mercato, la trasferta di Foggia e il successivo recupero col Picerno saranno più che mai decisivi: i rossazzurri vogliono risposte.

Damiano Tucci

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