Ti chiami Luca Moro, hai 21 anni, hai fatto una stagione incredibile con il tuo Catania, hai debuttato in Nazionale e il Sassuolo ti ha voluto nella sua scuderia. L’inizio della storia promette bene. Il classe 2000 ha stupito tutto per continuità e per i numeri: 21 gol in 29 presenze, 5 doppiette e una tripletta che sono valse il titolo di capocannoniere del girone C di Serie C per un lungo periodo. Precisamente fino a domenica 3 aprile, quando a rubargli il trono ci ha pensato Matteo Brunori, in sorpasso a 23 reti. I due si troveranno faccia a faccia sabato 16 aprile nell’attesissimo derby siciliano. L’attaccante catanese ha parlato anche di questo nell’intervista rilasciata a itasportpress.it.
L’attaccante, dopo lo sprint iniziale, ha avuto una frenata: non va a rete dal 6 di febbraio. Questo, però, non compromette la sua stagione: “Non pensavo fosse così straordinario all’inizio, poi dopo aver segnato i primi gol ci ho preso gusto. Le soddisfazioni personali sono arrivate anche grazie al lavoro dei miei compagni. E non è una frase fatta“.
Un campionato che ha visto l’ascesa del Catania fino all’attuale 11°, alle porte dei playoff che ora non sono più solo un sogno. I problemi ai vertici avrebbero potuto condizionare il rendimento in campo, ma così non è stato. “La nostra forza è stata quella di estraniarci dalle vicende societarie e non ci siamo fatti condizionare dagli eventi esterni. Siamo rimasti compatti e a gennaio non abbiamo chiesto di andare via. Le certezze non ci sono mai mancate e non ci è sopraggiunta la paura“.
Tanta è l’attesa per vedere i due capocannonieri l’uno di fronte all’altro, anche e soprattutto perché avverrà durante un derby molto sentito per i siciliani. I tifosi già si preparano, così come Moro che ha subito capito l’importanza dell’evento dall’aria che si respira a Catania. Il Renzo Barbera sarà teatro di uno scontro fra titani, ma Moro ha solo belle parole per il collega Brunori: “Nel match di andata ho notato che è un giocatore che si muove bene, anche se non segnò nessun gol al Massimino. È un grande attaccante esperto e si vede in campo“. Un gol ogni 104′ per Moro, uno ogni 120′ per Brunori. La sfida sarà avvincente: i due uomini di punta delle proprie squadre e di tutto il girone daranno vita allo spettacolo.
I colori rossazzurri rimarranno per sempre nel cuore di Moro, così come l’affetto e il sostegno dei tifosi che l’hanno fatto sentire a casa. La sua prossima dimora però sarà a Sassuolo, dove dal prossimo anno potrebbe fare coppia con gli uomini di punta dei neroverdi. “Scamacca per struttura è simile a me invece Raspadori è un attaccante di movimento che ti gira attorno e ti mette sempre la palla giusta. Ma sono entrambi due grandi attaccanti. Fare coppia con loro sarebbe tanta roba per un giovane come me“. I numeri a Catania gli hanno anche permesso di competere per la prima volta per l’Italia con l’Under 20: “In Nazionale ho vissuto un’emozione forte. Non ho scambiato la maglia azzurra con nessuno dopo il triplice fischio dell’arbitro. Ammetto che neanche con il mio idolo Robert Lewandowski l’avrei fatto, tanto ci tenevo alla mia prima casacca dell’Italia. Una possibile telefonata del ct Mancini? Mi farebbe saltare di gioia e credo che potrei piangere di felicità“.
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