Catania, nostalgia Biagianti: “Alcuni ricordi fanno bene al cuore”
Il primo marzo per un catanese non é mai un giorno come gli altri. Perché il derby contro il Palermo, in Sicilia ha la stessa valenza di Real Madrid-Barcellona. E vincere, soprattutto in casa dei rivali per 0-4, ha sempre un sapere speciale.
Scatti da derby: Amelia, Mascara e… Tonga!
Siamo al minuto 43 di un primo tempo già senza storia. É il primo marzo 2009 ed il Catania allenato da Zenga sta asfaltando il Palermo di Ballardini con le reti di Ledesma e Morimoto. L’azione a metà campo pare irrilevante ma dopo l’ottima sponda proprio del giapponese accade l’incredibile: Mascara, senza neanche darsi il tempo di controllare la palla, disegna infatti una traiettoria imparabile che di puro istinto batte Amelia e fa il giro del mondo, arrivando, probabilmente persino…a Tonga! (Compagnoni dixit). Di Paolucci il definitivo 0-4, ancora oggi un dettaglio di fronte alla prodezza dell’ex capitano, nato proprio in provincia di Catania e miglior marcatore nella storia del derby con 4 reti. Da lì paragoni artistici e battute goliardiche (‘Amelia ha ancora il Mascara negli occhi’).
Il ricordo di Biagianti
È proprio su questo particolare momento che verte il ricordo di Marco Biagianti. L’ex capitano del Catania ha infatti postato sulla sua pagina Facebook proprio l’esultanza di Mascara, per celebrare il tredicesimo anniversario di quella memorabile trasferta, accompagnando lo scatto ad un forte messaggio di speranza. “Non si vive di ricordi, ma alcuni fanno bene al cuore. Salvate questa bellissima storia rossazzurra ❤️💙 1 Marzo 2009 Palermo – Catania 0-4 #indimenticabile”.
Gli impegni rossazzurri
Celebrare il passato per costruire un grande futuro. È ancora oggi questa la speranza dei ragazzi di Baldini. Dopo non essere scesa in campo contro l’Avellino causa neve, infatti, la squadra affronterà il Monterosi il 5 marzo per provare a migliorare il rendimento interno. Non prima però, di aver finalmente conosciuto il proprio futuro. Giorno 4 è prevista la seconda asta per la vendita del ramo d’azienda sportivo. Base di partenza? 500mila euro (con rialzo minimo di 50 mila euro in caso di gara competitiva ed un deposito cauzionale non inferiore al 25% del prezzo offerto). Ma non è tutto. Perché l’eventuale acquirente dovrà anche garantire il pagamento di circa tre milioni di euro di debiti sportivi ed una solidità economica che possa permettere al club stabilità nel tempo (l’esercizio provvisorio scadrà invece il 7 marzo). Tante voci (Benedetto Mancini in testa), nessun passo concreto. Catania si aggrappa al ricordo. Per sognare, prima possibile, una nuova entusiasmante realtà.
A cura di Damiano Tucci