Catania, nulla da salvare a Potenza: Caturano condanna i rossazzurri
È un Catania spento e inconcludente quello sceso in campo al Viviani, contro il Potenza, di fronte a circa 500 tifosi rossazzurri. Decisivo per l’1-0 finale il quinto gol in campionato di Salvatore Caturano, arrivato su assist di Andrea Di Grazia (grande ex della gara, catanese di nascita ed autore di 33 reti tra Primavera e prima squadra prima dell’addio ai siciliani nel 2019). Delusione totale per i ragazzi di Tabbiani: spenti, evanescenti, mai apparsi realmente pericolosi durante il corso della gara nonostante le iniziative individuali del solito Chiricó.
Catania, fotografia di una squadra insufficiente
Dodici gare disputate, quattro vittorie (nessuna ottenuta dopo situazioni di svantaggio), tre pareggi, cinque sconfitte e soli undici gol fatti. Il rendimento del Catania stagione 23-24 è ormai da qualche tempo ben al di sotto le aspettative iniziali. Al mercato ambizioso, con gli arrivi tra gli altri di Chiricó, Marsura, Di Carmine, Zammarini e Dubickas, hanno subito fatto eco una serie di prestazioni mai convincenti dal punto di vista della continuità. Lo zero sulla casella ‘vittorie di fila’ in campionato, forse, fotografa ancora meglio una struttura di gioco che, giornata dopo giornata, è apparsa fin troppo legata ad una manovra orizzontale compassata, alimentata da singole iniziative e spesso priva della personalità corale per uscire dai momenti difficili. Il momento delle riflessioni è già iniziato. Una svolta appare quanto mai necessaria.
E adesso?
Potrebbe non esserci più Luca Tabbiani alla guida dei rossazzurri. Le parole di Vincenzo Grella nella conferenza stampa di qualche giorno fa avevano già aperto le porte ad attente valutazioni sulla parte sportiva ed il tempo, nonostante la vittoria col Brindisi di mercoledì, potrebbe già essersi esaurito. Maran il nome in pole per sostituirlo in caso di addio, ma sul piatto ci sarebbero anche Aglietti, Baldini e Javorcic. Catania attende risposte e le proteste delle ultime ore indicano voglia di uscire dal tunnel di una situazione esasperata. Per salvare l’inizio stagione già fin troppo deludente.