La data da cerchiare nei cuori di tutti i tifosi del Catania è ormai alle porte. Domani, venerdì 11 febbraio alle ore 12 infatti, scadrà il termine ultimo per presentare un’offerta d’acquisto per il club rossazzurro, in regime di esercizio provvisorio fino al 28 febbraio, con affidamento del ramo sportivo ai tre curatori fallimentari. Ma cosa significa tutto questo? Quali costi dovrà sostenere chi compra? Cosa si muove all’orizzonte?
Tutto ha inizio l’11 gennaio. In questa data infatti, dopo il drammatico fallimento dei rossazzurri datato 22 dicembre e la successiva entrata in vigore dell’esercizio provvisorio, il Tribunale di Catania ha pubblicato un bando per l’acquisto del ramo sportivo del club. Base d’asta? Un milione di euro, con rialzo minimo, in caso di gara competitiva, di 50mila euro ed un deposito cauzionale non inferiore al 25% del prezzo offerto. Deadline? 11 febbraio, appunto. Chi vorrà presentare un’offerta, infatti, potrà farlo solo entro le 12 di domani. L’udienza per l’assegnazione si svolgerà invece alle 16:00, con procedura telematica. Ma non è tutto. Una volta ‘vinta’ l’asta, il compratore dovrà occuparsi di una serie di questioni, quali debiti sportivi (2 milioni e 952 mila euro), costi di gestione, rispetto delle norme NOIF e tutto il resto. Oltre a garantire un’evidente forza economica in grado di dare continuità.
In tempi di snervante attesa e silenzio per tutto il popolo catanese, appare chiara la necessità di un conforto. Un riferimento. Una luce capace da sola di trasmettere forte speranza. “È chiaro che da ex capitano questa per me è una situazione paradossale, che mi addolora, auguro ai tifosi che tutto si possa risolvere per il bene della storia del club. Complimenti a Baldini e ai ragazzi per le grandi prestazioni nonostante le difficoltà : la parte più bella di questa vicenda sono loro.”
Parla ancora da catanese, Roberto Sorrentino ai nostri microfoni, anche se nato a Napoli. Nonostante l’assenza. Perché quei cinque anni in rossazzurro, dal 79 all’84 sono davvero tatuaggio sul cuore: “Ho vinto due campionati, -racconta orgoglioso l’ex portiere- Chiaro che la storica promozione con Gianni Di Marzio sia ancora qualcosa di importante, irripetibile ed indimenticabile nel cuore della gente. Merito prima del mister e poi anche un po’ nostro. Tutto quel movimento creato a Roma tra i 40 mila giunti all’aeroporto e quelli presenti agli spareggi dell’Olimpico fu emozionante. E pensare che, con Milan e Lazio presenti in B quell’anno, salire in A per noi fu durissima ma abbiamo portato in alto l’onore della maglia, tutti uniti. I colori e la tifoseria contavano più di tutto”.
Il passato richiama, fortissimo. Come una corda impossibile da spezzare: “Nonostante io manchi da Catania da 36 anni ho ricevuto 18 riconoscimenti. Questo mi fa capire di aver lasciato qualcosa di indelebile. Ritorno? Speravo in una chiamata da trent’anni. La gente su Facebook mi chiede di tornare in qualsiasi ruolo: mi fa enorme piacere ma nulla si è mai concretizzato, nel frattempo sono stato altrove in Italia e all’estero. Tanti anni di esperienza nel calcio credo possano servire, tornerei”. Vulcanico, passionale, travolgente. Parla col cuore, Sorrentino. E proprio con il cuore ci tiene a mandare un ultimo, significativo messaggio: “Auguro a questi splendidi ragazzi di continuare questo bel campionato e di fare l’impresa ai playoff. Il calcio è imprevedibile e se ci riuscissero supererebbero anche il nostro storico traguardo vista la situazione attuale. Sarebbe davvero incredibile, comunque vada chapeau alla squadra per tutto. Sempre forza Catania”.
A cura di Damiano Tucci
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