Catania, Toscano si presenta: “Voglio l’amore dei tifosi e giocatori che hanno fame”
Il nuovo allenatore del Catania, Domenico Toscano, si è presentato in conferenza stampa. Arrivato ieri in città, oggi la presentazione ufficiale. Dai motivi che lo hanno spinto ad accettare il club, fino alla descrizione della sua personalità: “Volevo questa sfida, che non è come le altre, questo club e questa città sono diversi. Sono burbero, mi piace il rispetto e il rapporto vero coi calciatori”.
L’allenatore ha poi parlato anche delle strategie di mercato: “Ho parlato col direttore sportivo, vogliamo gente che ha fame e che mette il Catania prima di tutto. Non abbiamo parlato di nomi ma solo di caratteristiche”.
Le parole di Toscano in conferenza stampa
15.37 – Prende la parola Toscano: “Non dovrà mancare il massimo impegno in questa stagione. Uniremo le forze per far si che sia un’annata da ricordare”.
15.38 – “Catania è una sfida affascinante, questo non è un club di Lega Pro, ma di altissimo livello. Ho sentito sempre vibrare questo stadio. Quindicimila abbonati in C si vedono in pochi contesti. Toscano è alla ricerca di una grande sfida e questa è una sfida bellissima”.
15.42 – “Non ci siamo mossi dall’ufficio, sulla squadra ci siamo confrontati con Faggiano il più possibile. Le nostre valutazioni sono complessive. La priorità nel nostro organico è l’uomo prima ancora che il calciatore. Cercheremo di sbagliare il meno possibile”.
15.45 – “Nel Girone C quello che riscontri maggiormente è la situazione ambientale, ci sono tanti campi dove c’è passione. Le mie squadre partono da una base a tre ma il vestito che dovremmo cucire addosso dipende dal sistema di gioco, vedremo. Ci stiamo lavorando col direttore per sviluppare poi la nostra idea di gioco”.
15.47 – “Per vincere intendo migliorare ogni partita. A Cesena ci sono voluti due anni. Noi quest’anno cercheremo di non commettere gli errori della passata stagione. Giovani? Non mi piace chiamarli così: giovane o non giovane non importa. Se sono da Catania, non ci sarà nessuna preclusione. Il giovane ti può dare più energia e spensieratezza, ritmo. Li puoi migliorare perché sono vergini di idee e li puoi plasmare come vuoi ma in generale è importante che siano da Catania. A noi importa soltanto questo”.
15.50 – “Con Faggiano abbiamo parlato di caratteristiche e non di nomi. A prescindere da quelli che ho già allenato o no, si è parlato solo di valori e non di nomi”.
15.51 – Prende la parola Vincenzo Grella: “Abbiamo preso un vincente, lo dicono i numeri non io. E poi anche un direttore sportivo di livello, con una fame incredibile. Senza l’aiuto del presidente, che ringrazio per essere qui con con noi, non ce l’avremmo mai fatta. Sono due figure importanti, erano i nostri due primi obiettivi. Sono davvero molto contento. Penso che facciamo capire a tutti quali sono le nostre intenzioni”.
15.54 – “Le valutazioni che stiamo facendo sono tante a 360 gradi. Dobbiamo capire chi ha veramente valore e fame di regalare alla città una gioia immensa. Confermo che ho firmato un contratto di due anni con opzione per un terzo”.
15.57 – “Il 60% o 70% dell’organico è già composto. Lavoreremo tanto per accorciare i tempi”.
15.58 – Prende la parola Grella: “Zeoli? Stiamo valutando, ha ancora un contratto con noi e studieremo la mossa migliore per lui”.
15.59 – “Catania è una sfida affascinante, una città che ti dà tanto. In questi due giorni si parlava solo di Sant’Agata e Catania. Ho capito quanto ci tengo a queste due cose. Noi saremo gli artefici del destino di questo club e speriamo che Sant’Agata ci dia una mano. Le pressioni? Sono belle, ti danno adrenalina. Chi vive di questo mestiere e vive di adrenalina e di passione ha bisogno di piazze del genere”.
16.01 – “Sono un uomo del Sud, pretendo molto dagli altri e da se stesso. Posso apparire burbero, e forse in campo lo sono, ma fuori dal campo sono molto disponibile. Dò tanto a chi mi dà tanto, conto tanto sui miei calciatori. Credo tanto nei rapporti interpersonali che poi ti agevolano il lavoro in campo. Se si crea quell’alchimia è perfetto. Questo è il mio pensiero dal punto di vista umano”.
16.03 – “Uscire da questa categoria è la cosa più difficile. Il Catania deve essere la priorità per tutti, l’io deve essere anteposto al bene della squadra”.
16.07 – “Non parlerei di pressione ma si responsabilità e di onore di rappresentare una città come Catania: l’onore e l’onere. La responsabilità si deve sempre avere, anche quandi vinci. E quando non vinci si devono trovare soluzioni”.
16.09 – Torna a prendere la parola Vincenzo Grella: “Noi avevamo una lista di allenatori buoni, poi parlando con Faggiano abbiamo deciso che doveva essere Toscano il nostro vero obiettivo. Insieme al presidente abbiamo condiviso la scelta, per il semplice fatto che è un vincente. Ci siamo trovati su tanti aspetti. Non vedo l’ora di iniziare e di lavorare”.
16.20 – Di nuovo Toscano prende la parola: “Ogni volta che ho iniziato a lavorare in nuovi contesti, spero che la gente si innamori. Questo significa lasciare il segno. A prescindere dalla vittoria. Voglio che i tifosi si innamorino di questo club”.