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Testa, cuore e passione: Lucarelli si è (ri)preso Catania

La folle corsa di Cristiano Lucarelli verso la curva nord, a pochi istanti dal definitivo 2-1 di Bouah che certifica la vittoria del Catania sulla Turris giunta al 97’, è la fotografia perfetta del momento dei rossazzurri. Il cerchio di squadra in mezzo al campo dopo il fischio finale, poi, riassume con semplicità tutto ciò che l’allenatore livornese è riuscito a esaltare in pochi semplici passi: il gruppo.
Lo spettacolo offerto ai 16.527 spettatori del Massimino ha di fatto evidenziato una squadra in netta crescita dal punto di vista della consapevolezza, del gioco e della reazione alle difficoltà. Il vero e proprio “Bingo più bello” (così recitava lo striscione pre partita dei tifosi) da cui ripartire per il futuro.

credit: Catania FC

Da Chiricó a Marsura: quanti segnali per Lucarelli

Il ritorno alla vittoria casalinga in campionato porta in casa rossazzurra diversi segnali. Primo tra tutti il contributo sempre evidente di Cosimo Chiricó, abile tra il 39’ e il 97’ a mandare in gol su calcio piazzato l’inaspettata coppia Curado-Bouah. L’argentino è anche il primo sudamericano a segno nel Catania di Pelligra. Una prova positiva da parte del 32 brindisino, così come quella di Davide Marsura, che merita necessariamente un capitolo a parte. La non convocazione per problemi personali arrivata contro il Cerignola, sembra essere un ricordo per il ragazzo ex Pisa. Le sue sgasate sulla fascia hanno strappato tanti applausi dal Massimino, ricambiati da uno sguardo stanco ma visibilmente emozionato dopo la sostituzione. Non avere paura di sentirsi importante anche in Sicilia sarà, come anticipato da Lucarelli in conferenza pre gara, la sua personale sfida da vincere dopo una vita da protagonista.

credit: Catania FC

Lucarelli day: slancio per il sogno

Se avessi potuto disegnare la prima vittoria l’avrei disegnata così: è cambiato il vento”. Le parole di Cristiano Lucarelli in mixed zone non lasciano spazio a dubbi, l’entusiasmo attorno alla sua figura è totale, quasi mistico. Come se ci fosse un’intera città dietro la voglia dell’allenatore livornese di cancellare le traverse della drammatica semifinale playoff col Siena datata 17-18 e le difficoltà riscontrate nell’arco della stagione 19-20. La fiducia ambientale è sempre rimasta intatta, anche dopo il pareggio di De Felice arrivato al 75’. Il cambio di marcia rispetto alla gestione Tabbiani in termini di atteggiamento è tutto racchiuso in quel raddoppio firmato Bouah al minuto novantasette. La curva esplode, Cristiano corre: la trasformazione in carro armato del suo Catania inizia qui.

Damiano Tucci

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