Catania, conto alla rovescia verso l’udienza prefallimentare: il punto
Incertezza. A meno di ventiquattr’ore dall’udienza prefallimentare del Catania, chiesta dalla Procura per fare luce sull’attuale gestione del club, le domande senza risposta restano tante. La prima riguarda il tipo di garanzie che darà la SIGI al Tribunale per evitare il fallimento del club rossazzurro. Poi se queste garanzie saranno sufficienti per convincere il dott. Fabio Letterio Ciraolo (giudice relatore dell’istanza di fallimento nei confronti del Calcio Catania) a concedere un rinvio e quindi altro tempo all’attuale proprietà.
IL CATANIA VERSO L’UDIENZA PREFALLIMENTARE: LO SCENARIO
É evidente ormai che il tempo delle promesse è scaduto. Ora occorrono fatti concreti per evitare che le falle aperte nello scafo del Catania facciano affondare la nave. Per tappare questi squarci servirà la certezza di una ricapitalizzazione da parte della SIGI. Ed anche l’esistenza di un atto pubblico con questo gruppo o fondo inglese che ha contribuito a saldare alcune pendenze della società etnea. E un piano industriale che spieghi come e con quali risorse economiche si possa ritrovare la continuità aziendale per uscire dallo stato di conclamata insolvenza in cui versa attualmente il Catania. La speranza è che i legali del club rossazzurro che domani conferiranno con il Tribunale abbiano queste garanzie. O quanto meno una parte consistente di esse. Oltre a queste gli avvocati dovrebbero spiegare perché le trattative con Tacopina e il gruppo maltese siano sfumate in dirittura d’arrivo.
RISERVATEZZA
L’unica certezza, almeno in questo momento, è che non basterà dichiarare che vi siano due trattative avviate per la cessione del 100% delle quote della SIGI (controllante) o del Calcio Catania (controllata). Servirà mostrare di aver già sottoscritto un accordo con questi investitori inglesi e un’evidenza di fondi che certifichi la loro solidità finanziaria. Fatti e non chiacchiere, dunque. Proprio per questo, forse, sarebbe stato opportuno presentarsi all’udienza prefallimentare con il legale di questa società/fondo inglese per testimoniare la concretezza degli accordi. Ma soprattutto per consentire ai possibili investitori di spiegare al Tribunale in che modo vorranno ripianare i debiti della società rossazzurra con Agenzia delle Entrate, Comune di Mascalucia, Credito Sportivo e creditori privati.
Farlo rappresenterebbe una di quelle garanzie richieste dalla Procura. Non tutto è perduto dunque. A dare ancora un minimo di speranza è il cambio di comportamento dei vertici della SIGI. Rispetto alle precedenti trattative, infatti, stavolta non è trapelato nulla: cifre, nomi dei protagonisti e punti del possibile accordo. Come si è preferito condividere le “notizie sensibili” della trattativa con gli inglesi con un numero minimo di soci. Una fiducia che tutti si augurano possa accordare domani anche il Tribunale, trasformando la calma apparente di queste ore in certezze e sorrisi.
A cura di Federico Lo Giudice