Lotta e sentimento: il Catania vola ai quarti di Coppa Italia
Terza vittoria consecutiva in tutte le competizioni per il Catania targato Cristiano Lucarelli che batte il Crotone ai rigori e prenota i quarti di Coppa Italia Serie C contro il Pescara dopo un 3-3 memorabile. Chiedere per conferma ai 9.013 del Massimino, innamorati di una squadra capace di rimanere sempre in partita e rispondere colpo su colpo agli avversari come mai in questa stagione. Da segnalare l’ottima gara di De Luca (il suo primo gol casalingo pareggia lo 0-1 del solito Tribuzzi e gli regala nuove certezze per il futuro), l’ottimo impatto di Dubickas dopo il nuovo vantaggio ospite e la garanzia Di Carmine, abile a pareggiare per la terza volta i conti a soli tredici minuti dal suo ingresso in campo. Decisivo nella lotteria finale l’errore dal dischetto di Petriccione.
Catania, che De Luca: la zanzara torna a pungere
“Per me è una liberazione, cercavo il primo gol in casa dall’anno scorso ed è stato un momento magico. Con il vecchio allenatore non c’era quella sintonia e avevo poco spazio, Lucarelli tiene tutti sul pezzo, anche chi gioca meno è importante. La gara col Francavilla vale triplo: non vogliamo fermarci più”. Le parole in mixed zone di Giuseppe De Luca raccontano più di ogni altra cosa la nuova ondata d’entusiasmo che si respira attorno al Catania. La prima gioia casalinga del numero sette, bravo a farsi trovare pronto in area di rigore dopo una bella discesa a firma Rapisarda, ha un sapore speciale per tutti i tifosi rossazzurri visto che ‘la zanzara’ è stato protagonista assoluto del successo in Serie D ottenuto lo scorso anno con Ferraro in panchina. I problemi della gestione Tabbiani sembrano ormai un lontano ricordo. Concentrazione, gol e leadership: la sua rinascita parte da qui.
Lucarelli: cuore indomabile e tabù sfatato
L’errore finale di Petriccione dopo 120’ di ritmo infernale ha certamente rasserenato anche Cristiano Lucarelli. Lo spettro di quel Catania-Siena datato 2018 con la traversa di Mazzarani e la finale playoff che sfuma sul più bello era ancora vivo nella testa dell’allenatore livornese che esce finalmente vittorioso da una lotteria e porta la squadra ai quarti di finale contro il Pescara. Oltre al tabù rigori sfatato però c’è di più. I siciliani sono indomabili, più consapevoli e vogliosi di dare risposte soprattutto nei momenti di difficoltà. Qualche esempio: l’atteggiamento di Rapisarda, Mazzotta e Livieri dopo gli errori di disattenzione difensiva. Un assist ciascuno per gli esterni e una bella parata sul finale per l’ex Pisa, apparso sul pezzo anche nei tiri ospiti dagli undici metri. Testa, orgoglio e mentalità: Catania non vuole smettere di sognare.