Il nuovo allenatore del Catania, Michele Zeoli, si prepara ad affrontare il match d’esordio al Massimino contro il Potenza. Di seguito le sue parole nella conferenza stampa della vigilia. Presente insieme a lui anche il vice presidente Vincenzo Grella.
Il primo a prendere la parola è Grella: “Cercherò di essere il più breve possibile perché questa è una conferenza pre gara. Con Lucarelli ho parlato giovedì, in un incontro onesto e sincero senza usare filtri. Volevo ringraziarlo pubblicamente per quello che ha fatto. Abbiamo deciso di non proseguire, ma umanamente ci siamo lasciati come due ragazzi che si conoscono da anni. Cambiare guida tecnica non è mai semplice, le riflessioni sono tante ma quando si ha una certa responsabilità la decisone va prese per il bene del club, portando avanti un progetto sempre in evoluzione. Affidiamo la squadra a Zeoli, un ragazzo di famiglia. So che posso contare su di lui in qualsiasi momento del giorno. Ha i valori di questo club nel sangue, un soldato che non si tirerà mai indietro. Gli obiettivi sono quelli di fare una finale di Coppa Italia con la testa alta e il petto in fuori. Il presidente vuole questo trofeo. A inizio stagione volevamo i primi tre posti, e questa finale è una grande opportunità. Sono convinto che Zeoli saprà dove migliorare e lavorare. Portare fiducia a un gruppo che può arrivare in Serie B. Tabbiani e Lucarelli? Esoneri per i quali ho sofferto. Più coinvolto con il secondo rispetto che con il primo. Abbiamo fatto un mercato insieme. Ultima settimana molto pesante perché sentivo che c’era bisogno di un cambio. Convinto di quello che abbiamo fatto e di quello che devo fare. Se guardo la classifica mi sento male“.
Tocca poi all’allenatore: “Ringrazio la società. Sono stato scelto per raggiungere degli obiettivi e quello primario è la partita contro il Potenza. Grazie anche a Lucarelli, perché grazie a lui conosco la rosa e questo è un vantaggio che ho. So dove sto andando e so di avere delle responsabilità importanti. Se dovessi mettere da parte le mie ambizioni, farei il più grosso errore della mia vita. Viene prima il Catania, portando la nave in porto raggiungendo gli obiettivi che tutti sappiamo. Sono qui, ma la mia testa è già al Potenza. Servono soluzioni, le stesse che devono trovare anche i calciatori. Rispetto a prima avremo un giorno in più per preparare le partite. Bisogna fare punti, devo mostrare la classifica ai ragazzi perché quella è la realtà. Obiettivi? Ora ho solo in testa il Potenza, dobbiamo pensare solo a quello”.
E sull’aspetto tattico: “Mi ha chiamato Gaucci e mi ha detto tre cose. Metti i giocatori nelle posizioni giuste, non sbagliare i cambi e fatti vedere in sede perché chi mette i soldi ha piacere di essere coinvolto. Mancheranno otto giocatori ma ci sono tutti gli altri. Bisogna ripartire dall’orgoglio, sarei preoccupato se questo non avvenisse. I ragazzi devono fare la prestazione, perché quando c’è stato bisogno di riscattare qualcosa questa squadra ha sempre risposto ma senza dare continuità. Il mio staff è carico, con loro dovrò trovare soluzioni. Mi aspetto compattezza di squadra in campo perché in questo momento non mi sento di chiedere nulla, anzi dobbiamo restituire tutto. Modulo? Guardo chi ho e cercherò di metterli nelle condizioni di fare bene”.
Parola nuovamente al vice presidente Grella, incalzato sull’aspetto relativo al mercato di gennaio: “Non ho dubbi sul fatto che la squadra sia stata costruita bene. Normale che quando si cambia così tanto è difficile intuire tutto, a fine stagione poi faremo un discorso per capire se ci sono ritocchi da fare o meno. Il nucleo del gruppo è forte, e sono convinto che abbiamo tutto per costruire un bel percorso insieme. Cosa non ha funzionato con Lucarelli? Per arrivare a una decisone così guardiamo a un trend di lavoro, non al risultato secco. Scelte fatte sempre per il bene del club, e in un periodo di tempo non ha soddisfatto la dirigenza. Direttore Sportivo? Ancora non è stato individuato anche se ho avuto contatti con due profili. Verrà inserita questa figura. Dobbiamo offrire ai tifosi prestazioni concrete, fatte con passione. Ci tengono, noi cerchiamo tutti i giorni di trasmettere messaggi positivi. Attacchi a Lodi? Mi danno fastidio, non ha mai chiesto niente. Lui è qui perché l’ho voluto io“.
Tocca di nuovo a Zeoli: “Carattere e carisma presenti nello spogliatoio. Conosco il valore di questa maglia ma non posso imporlo. Ho vissuto il Catania pre fallimento e quello attuale, la differenza con il Catania in D è che ci fosse un senso di appartenenza importante. Credo sia questa la differenza principale. Ritiro? Ne abbiamo fatti due e abbiamo vinto le partite successive, non è una scusante e non so se veramente ci andremo. I giocatori devono osare, nascondersi è peggio. Smentisco malumori nello spogliatoio, non si sono ancora incastrate diverse cose però“.
Idee chiare da parte di Zeoli sull’apporto dei tifosi: “Non devo fare nessun appello perché certe cose bisogna meritarsele. Negli ultimi due allenamenti ai ragazzi ho inviato messaggi positivi. Noi e la società siamo presenti, ma anche loro devono dare dimostrazioni. So che tanti sono scettici anche su di me, ma io sono qui per aiutare“.
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