Catanzaro, saper vivere di attese: aspettando il “momento buono”
Vivere di attese. Lo sa bene il popolo giallorosso, abituato a vivere aspettando che sia l'”anno buono”. Lo stesso che ogni anno, pensa possa essere quello giusto. E la mente vaga, ricordando quei tempi in cui il Catanzaro volava in Serie B. Era il 16 maggio 2004. Da lì in poi solo attese, ansie, paure. La città non ha ancora smaltito l’eliminazione contro il Padova negli ultimi minuti della sfida di ritorno. Non solo, c’è chi ancora si interroga su come sarebbe stata la finale col Palermo. Due potenze del sud. Il Palermo che in B ci è andato, il Catanzaro che aspetta di andarci. Eccola lì, l’attesa.
La stessa attesa che ha riservato il presidente Floriano Noto prima di scegliere il direttore sportivo. Ruolo affidato a Giuseppe Magalini. Il suo arrivo in città all’inizio di questa settimana, assieme a quello di Vincenzo Vivarini ha dato il via ai primi summit di mercato. La società punterà ancora forte su Tommaso Biasci, riscattato dal Padova e primo acquisto ufficiale della nuova stagione. Per il resto, ci sarà ancora da attendere. Attesa, ancora una volta. I tifosi, intanto, sognano il ritorno di Pietro Iemmello. L’attaccante catanzarese non ci ha messo molto per entrare nel cuore dei suoi sostenitori. Catanzarese doc, primo tifoso della squadra della sua città. Il suo ritorno è una pista percorribile, ma anche qui ci sarà da aspettare.
Nella giornata di giovedì 23 giugno, alle ore 13.00 il nuovo direttore sportivo Giuseppe Magalini sarà presentato alla stampa. Intanto, sono state definite le date per il ritiro, in attesa del comunicato ufficiale. Il Catanzaro si ritroverà nuovamente nella località di Moccone, in Sila. L’inizio della preparazione sarà il 10 luglio.