Dopo le prime tre puntate in cui ci sono stati come ospiti Franco Ferrari, Manuel Pascali e Reginaldo, Lacasadic.com torna su Twitch col quarto appuntamento dedicato al campionato di Lega Pro. Sul canale di Gianluca Di Marzio (GDM_live), nella puntata di giovedì 24 novembre, il nuovo ospite d’eccezione è Pietro Iemmello. L’attaccante del Catanzaro, attualmente miglior marcatore del Girone C di Serie C, si è raccontato ai nostri microfoni tra aneddoti, retroscena e varie curiosità. (QUI LA DIRETTA)
L’attaccante giallorosso ha esordito parlando del momento attuale della squadra: “Sto bene a livello personale e di squadra. Credo che quest’anno sia stato ripreso un percorso già intrapreso l’anno scorso, è un lavoro che ci portiamo dietro da tanto tempo. I presupposti erano questi, la squadra si sta spingendo oltre. E’ anche vero che ad oggi non abbiamo fatto niente, manca ancora tanto e ci sono squadre importanti dietro a pochi punti. Domenica non era il pubblico delle tante occasioni, ma ce n’erano comunque tanti. Le piazze del sud non tutte sono così. Il Catanzaro ha dimostrato di esserci sotto questo punto di vista a livello di cifre, 7mila-8mila spettatori li facciamo puntualmente in casa. I 1500 tifosi a Pescara non possono che far piacere. Vivo intensamente la città, i miei amici son tutti tifosi”.
Iemmello ci ha anche raccontato del suo momento a Catanzaro, soffermandosi sul suo passato a Firenze: “Si parla del Catanzaro nella maggior parte del tempo. Vivo il tutto con orgoglio, fa piacere giocare per la propria città. Firmerei un contratto a vita col Catanzaro. A prescindere dal livello emotivo, questa è una società organizzata che sta facendo calcio in modo giusto e serio. Con le difficoltà che ci sono al giorno d’oggi, spesso si pensa al presente. Il Catanzaro pensa al futuro e ci sta mettendo delle basi importanti. Il primo ritorno è stato emozionante, perché trattare con società come il Catanzaro non è stato parlare così come con altri club, la situazione era strana e poi si è concretizzata la trattativa. Da piccolo giocavo al Canzerolo Lido. A 13 anni son partito per giocare alla Fiorentina, ho ricordi sfocati di Firenze. E’ stata una scelta importante dove c’era un affetto familiare. Mi sono trovato molto bene nonostante l’età”.
Pietro Iemmello ha speso anche parole importanti per il suo ex allenatore De Zerbi, ricordando i tempi in cui erano insieme a Foggia: “Ho avuto il piacere di conoscere Roberto De Zerbi e lui fece di tutto all’epoca per portarmi a Foggia. Mi ha convinto in modo importante, quasi a livello ossessivo. E’ una persona che ho a cuore, che mi ha fatto crescere, mi ha fatto conoscere l’importanza del calcio. E’ un passionale e se tu non hai la passione, ti coinvolge e te la fa conoscere. A livello umano è stata per me una persona importante. Ogni tanto ci sentiamo, mi ha scritto domenica sera, facendomi i complimenti per la partita. Io l’ho vissuto all’inizio della sua carriera, a Foggia era la sua prima esperienza.
“Oggi dire che si sapeva già dove sarebbe arrivato sembra scontato, ma noi vedevamo già in lui qualcosa di importante. Ci ha fatto conoscere un modo di giocare nuovo e diverso che lui fa vedere ancora oggi. Si capiva sarebbe stato un allenatore che sarebbe arrivato dove è ora. Ogni anno riusciva a migliorarsi e a risolvere magari piccoli difetti che aveva, penso sia stata questa la sua bravura. Negli anni ha corretto anche ciò che non è andava. Può allenare tutte le squadre del mondo, è un allenatore polivalente. E’ scontato dire che è un ‘guardiolano’, ma il suo modo di giocare è quello. Ad oggi credo conti tanto la persona che sei, il modo in cui ti poni con i giocatori. Tralasciando il livello tattico e tecnico, penso possa allenare tutte le squadre d’Europa”.
L’attaccante del Catanzaro ha ricordato poi la sua parentesi col Sassuolo, con cui segnò a San Siro contro l’Inter: “Prima di iniziare a giocare a livello professionistico, l’Inter era la squadra che tifavo da bambino, poi andando avanti è poi svanita quella passione. I due gol di San Siro li porterò sempre nel cuore, è stata un’emozione impagabile. Segnare in Serie A, contro squadre di blasone è stato bellissimo e sono ricordi che porterò sempre dentro. I due gol a San Siro sono emozioni per me molto importanti”.
Poi la breve esperienza in Spagna e gli anni a Foggia: “I 6 mesi in Spagna li ho vissuti benissimo, ho conosciuto una cultura sportiva diversa. A me piace conoscere, ho curiosità e mi son trovato benissimo. Lì era un periodo di Covid più accentuato rispetto all’Italia. E’ un’esperienza che rifarei. Vivono diversamente il calcio rispetto all’Italia, i tifosi sono fantastici e seguono tutti gli allenamenti. Ricordo anche Foggia e, tralasciando l’episodio dello scorso anno, è stata una parentesi importante di cui ho un buon ricordo. Se sono quello che sono oggi, lo devo anche a quella squadra. Di Foggia porto sempre bei ricordi. A Foggia c’era un ambiente importante, ho conosciuto tanti ragazzi che mi hanno dato tanto“.
Il bomber giallorosso ci ha tenuto poi a sottolineare la difficoltà del campionato di Serie C: “Di difensori forti in questo campionato ne ho incontrati tanti. E’ un campionato livellato con squadre importanti che possono anche ambire a campionati superiori rispetto alla Serie C. Questo è un campionato importante e duro, la Serie C non è mai facile. Domenica affronteremo una squadra che mi piace molto, da un allenatore bravo e che l’anno scorso ha fatto bene. Ci sono i presupposti per una grande sfida. Spero sia una giornata di sport bella da giocare per un giocatore, con emozioni forti. Spero ovviamente il Catanzaro vinca. Il campionato è lungo, c’è anche il Crotone dietro che è una squadra attrezzata per vincere“.
Poi sul suo compagno di squadra Vandeputte: “Bisogna stare sempre attenti, perché se si fa un passo falso rischi di essere divorato. si respira un’aria dove chiunque segna o fa un assist, o giocata importante è contento. Dall’anno scorso si è creato un gruppo dove chiunque riesce a giocare per l’altro. Un giocatore dev’essere anche un po’ egoista, ma quest’anno si è ridotta questa cosa nel nostro gruppo, e credo sia questa la nostra forza. Tra i miei compagni, Vandeputte ha ampi margini di miglioramento, neanche lui sa quanto può ancora migliorare. Può crescere e può giocare anche in categorie superiori“.
Iemmello ha stilato infine la sua top 11, includendo giocatori con cui ha giocato in passato: “Dovessi stilare una top 11, sarebbe difficile. Direi come portiere Consigli e come terzini Angelo e Di Chiara, entrambi avuti a Foggia. Ho giocato con tanti difensori centrali forti, è complicato dirne due. Dico Acerbi e poi Paolo Cannavaro. Con Paolo ogni tanto ci sentiamo. Come play dico Quinto, che tra l’altro oggi è un collaboratore di De Zerbi. Come mezzali metto Vacca, uno dei più forti con cui ho giocato, e Sensi. Come punta centrale dico Defrel, esterni invece Berardi e Sarno. Io non mi metto titolare, ma come allenatore. Un domani mi piacerebbe allenare”.
A cura di Antonio Palladino.
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