Iemmello: “A Foggia tifoseria croce e delizia. Futuro? Ora penso ai playoff poi vedremo”
Lunedì sarà una serata che difficilmente dimenticherà Pietro Iemmello. L’attaccante del Catanzaro ha segnato una doppietta da ex allo Zaccheria, ma poi si è visto aggredito da un paio di tifosi che scavalcando le barriere hanno iniziato una caccia all’uomo. “Quando c’è il mio nome divento il capro espiatorio” inizia così Iemmello la sua intervista a La Gazzetta dello Sport.
Il centravanti non è la prima volta che è vittima di cori, insulti e gesti da condannare: “Nel 2019 mi bruciarono l’auto, ma anche a Perugia nonostante feci 19 gol fui contestato”. Un rapporto amore e odio con Foggia, da ‘Re Pietro’ alle minacce con aggressione.
Il rapporto amore e odio con Foggia
A Foggia Pietro Iemmello ha passato tre anni. In C trascinò la squadra alle finali Playoff poi perse contro il Pisa: “Negli ultimi trent’anni nessuno ha segnato quanto me con i rossoneri”. Gol, prestazioni e rinunce che non sono bastate a mantenere vivo l’amore coltivato sul terreno di gioco: “Ho rinunciato alla B con il Lanciano pur di restare, dimostrando attaccamento”.
Iemmello qualche sassolino dalla scarpa se l’è tolto: “Una tifoseria croce e delizia, molto passionale ma che scade qualche volta in questi episodi vergognosi. Chi è entrato in campo è un caso isolato, figlio del degrado e della maleducazione che in città ci sono ancora”. Parole dure, forti e di un ragazzo scosso dagli avvenimenti, ma senza timori: “Dovessi tornarci non mi darei malato, non ho paura”. Si chiude il capitolo Foggia e si apre la parentesi Catanzaro.
Il ritorno a casa e il futuro di Iemmello
A gennaio per Iemmello è stato tempo di scelte. A Frosinone lo spazio era poco, serviva giocare e l’occasione è arrivata puntuale. La chiamata del Catanzaro non può essere rifiutata e così dopo una lunga trattativa, l’attaccante ha ottenuto ciò che voleva. “Mi servivano un po’ di stimoli e solo la mia città poteva darmeli. La società è ambiziosa, questo era il posto giusto per tornare a divertirmi in campo e a segnare”.
I gol, quelli li ha sempre fatti, ma l’emozione di farli con la maglia della sua città non ha eguali. Il futuro per il Catanzaro si chiama playoff e per Iemmello? “Ora penso a fare bene i playoff e poi vediamo che fare. Di sicuro ho ancora ambizioni importanti”. ‘Re Pietro’ vuole tornare grande e per farlo ha bisogno della spinta emotiva di casa.