Se la volata del Catanzaro verso la Serie B è stata impeccabile, il merito va certamente attribuito al giusto equilibrio tra molteplici fattori. Non solo le prestazioni dei giocatori e i numeri sul campo, ma anche buoni colpi di mercato con annessa capacità da parte dell’allenatore di sfruttarli al massimo delle loro potenzialità. In questa stagione, si può affermare con certezza che Vivarini e il direttore sportivo Magalini siano riusciti al meglio nell’intento. Per i due, come per l’intera società, all’orizzonte c’è l’avventura in Serie B. Tra un percorso ricco di record e tanti obiettivi da raggiungere, l’allenatore e il diesse giallorossi sono stati intervistati da Gianluca Di Marzio.
Un ricordo che resterà indelebile nelle menti di Vivarini e Magalini: l’attimo esatto in cui è stata conquistata la promozione in Serie B. Per l’allenatore è stata un’esplosione di emozione: “Prima della partita contro la Gelbison, quando sono uscito ho subito visto un muro di persone nello splendido stadio di Salerno. La tribuna era piena di persone e io ero fermo a guardarli e non ho potuto che pensare quanto fosse straordinario”. Sensazione non differente per il direttore sportivo: “Quando siamo arrivati con il pullman e ho visto i tifosi mi sono emozionato. Ancor di più quando abbiam dato loro la promozione in Serie B”.
Ciò che viene condiviso da entrambi, è il pensiero circa la passione della gente per questa squadra. “Se uno non arriva a Catanzaro non si può capire l’attaccamento dei tifosi a questa maglia – spiega Vivarini -. Il nostro percorso è stato progressivo. Lo scorso anno abbiamo avuto una crescita di partita in partita e a fine anno eravamo già una squadra efficace e competitiva. La gente lo ha visto e si è appassionata tanto. In qualunque stadio andassimo a giocare, non bastavano mai i ticket. Questa gente è da elogiare”. Magalini reputa gratificante questa promozione in Serie B: “Mi sto rendendo conto di quanto li abbiamo resi felici, che di riflesso rende tali anche noi. I loro ringraziamenti emergono proprio da profondo. Abbiamo l’obbligo di non perdere i nostri tifosi. Se noi figuravamo bene in campo, loro lo facevano sugli spalti”. Infine, la spiegazione dello slogan ‘Mamma cinema’: “Non so esattamente come sia nato, ma penso che sia collegato al nostro calcio spettacolare. Bello da vedere come se fossero al cinema”.
Come in Serie C, anche in Serie B l’imperativo è avere certezze. E riguardo al rinnovo, Vivarini è tranquillo: “A Catanzaro sto bene, facciamo un calcio vero. La società è fatta di persone serie che hanno sempre eseguito tutto come doveva esser fatto. Di conseguenza, ci sono tutti i presupposti per rinnovare. C’è da parlare ma penso che da parte della società ci siano le giuste intenzioni. Chiaro che ci sarà tempo per programmare. Mi sono ripromesso di fare bene nel campionato di Serie B”. E Magalini conferma quanto espresso dall’allenatore: “Con persone di spessore ci sono le componenti per fare ancora bene anche in seconda Serie. Questione stadio? I tifosi devono stare tranquilli con questa società a capo”.
Idea di gioco e buoni colpi di mercato sono il connubio vincente di questo Catanzaro. Vivarini ha espresso fin da subito il suo calcio: “Ho sempre creduto che per vincere bisogna giocare bene. Ho sempre lavorato per dare qualità ed efficacia alla squadra. Abbiamo lavorato tanto per scegliere le giuste caratteristiche per il nostro progetto tattico, dunque giocatori funzionali a esso. Insieme allo staff, abbiamo curato ogni minimo dettaglio. La nostra equipe è snella ma fatta di persone serie e orientate sempre e solo a lavorare”. In seguito, l’allenatore ha proseguito: “Molte volte si cercano giocatori in base ai nomi, che ci può stare ma serve che siano funzionali altrimenti si va fuori strada. Noi abbiamo valorizzato i nostri giocatori in virtù di questo principio”. E Magalini ha basato il suo lavoro sull’idea di gioco di Vivarini: “É stato fondamentale per me capirlo per poter arrivare a conclusioni”.
Il modulo proposto da Vivarini per il suo Catanzaro è stato il 3-5-2. “Con la maggior parte di campionato giocata in fase di possesso palla con capacità tecnica e fisicità, questo modulo delle volte non esisteva proprio in campo -ha spiegato l’allenatore-. I nostri principi di gioco si modificavano a seconda delle situazioni in campo”. In seguito, parole sul clima degli spogliatoi: “Il nostro punto di forza è stato concentrarsi sull’obiettivo di squadra e non sulle proprie individualità. Ci siamo divertiti così tanto che anche chi era in panchina trovava gusto a guardare i compagni mentre giocavano”.
All’orizzonte, per il Catanzaro, c’è la Serie B da vivere. Per Vivarini, si tratta del campionato più bello: “Tutte le squadre sono competitive. Ci sono valori in ognuna di esse. Chiaro che ci vuole qualità e fisicità, ma se riesci a esprimere le tue idee puoi toglierti grandissime soddisfazioni”. Magalini ha ben preciso l’obiettivo da raggiungere: “Dobbiamo consolidare la categoria. Sarà difficile, ma da parte nostra c’è un forte stimolo. Quest’anno, insieme a tutto lo staff, c’era quell’adrenalina di tagliare il traguardo e proprio ora non dobbiamo smettere di averla. Ci vorrà tanta umiltà e lavoro”. In seguito, parole sulle possibili colonne da cui ripartire: “Nella nostra squadra c’è qualcosa da affinare. Sarà necessaria un po’ di freschezza. Ma ci sono tante cose da sistemare prima di pensare a nuovi giocatori”. Il direttore sportivo non ha rinunciato parole per Iemmello e Vandeputte: “Loro due importanti come altri giocatori di valore che hanno dato entità a questo organico”.
In seguito, Vivarini e Magalini hanno espresso il loro pensiero sulle possibili squadre che potrebbero raggiungerli in Serie B. “Sono legato affettivamente all’Entella – spiega l’allenatore-. Spero riescano a superare questo gap. C’è una società di livello altissimo”. Idea differente per il direttore sportivo: “Sono simpatizzante della Reggiana e in virtù di ciò che è accaduto lo scorso anno lo meriterebbe. Poi, c’è la FeralpiSalò, che per me non è stata una sorpresa. Sono due società organizzate che hanno margini di vantaggio tali da renderli decisivi”. Infine, la dedica dei due alla città di Catanzaro e a tutti i tifosi. Da parte dell’allenatore un ringraziamento ancor più ampio: “Mi sento di ringraziare l’intera regione. Ci sono tifosi da ogni provincia”.
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