A Kiev c’è un “pezzo di Italia” che sta affrontando le tragiche vicende legate alla guerra. Si tratta dell’FC Catanzaro, una società dilettantistica ucraina nata all’inizio degli anni ’80 e che per anni ha portato il nome del Catanzaro Calcio. Un’omonimia dovuta ad una grande passione verso i calabresi da parte del suo fondatore. La connessione tra i tifosi delle due squadre non si è mai interrotta e si è intensificata proprio negli ultimi giorni per mostrare la vicinanza della Calabria verso il popolo ucraino.
La storia del Catanzaro di Kiev nasce dalla passione del suo fondatore per i colori giallorossi. E a raccontarlo è proprio il presidente e capo allenatore della squadra ucraina Oleksandr Sytsko intervistato da AGI. “La persona che ha dato il nome alla squadra amava il calcio italiano tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 rimase molto colpita dalle prestazioni della squadra di Catanzaro. Ha voluto darne il nome al nostro club e, quando se n’è andato, abbiamo deciso di lasciare tutto com’era. Ci piaceva difendere i colori di una piccola e orgogliosa squadra calabrese, era il nostro segno distintivo. Sapevamo un po’ della storia della squadra, ne seguivamo le prestazioni.”
Sytsko prosegue raccontando il clima di paura e tensione che si vive in queste ore: “La capitale dell’Ucraina è l’obiettivo principale dell’occupante. A volte veniamo bombardati, ma molto peggio è intorno alla città. Ci sono battaglie continue e molte città satellite vengono distrutte con razzi e bombardamenti. Kiev si sta preparando per la difesa, i checkpoint sono ovunque, i raid aerei vengono regolarmente annunciati. Passiamo molto tempo nel rifugio antiaereo,e stiamo sempre lì la notte. Sicuramente 2 (calciatori, ndr) hanno preso le armi, ho delle foto. Un altro mi ha detto in una conversazione privata che ora è nell’esercito. C’è un altro nostro calciatore in uniforme nella foto, ma non l’ho visto con un’arma. Non ho contatti con tutti i ragazzi, ma, riassumendo, ci sono sicuramente 3 persone che stanno combattendo in questo momento. Uno di loro è nato in Russia, ma ora è per l’Ucraina, per i suoi figli che sono nati qui”.
Il presidente prosegue lanciando un appello all’Europa: “Chiediamo alla Nato di chiudere il cielo sopra l’Ucraina, chiediamo all’Alleanza di aiutarci di fronte all’aggressore. Questo non solo per il bene dei nostri bambini e civili, ma per il bene del mondo intero. Dobbiamo unirci contro l’aggressore, contro l’impero del male. Siamo grati all’Ue e a tutti i paesi che ci aiutano, inviandoci armi e cibo. Questo è molto importante per noi. Ma abbiamo proprio bisogno che sia chiuso lo spazio aereo, questa è la richiesta più importante adesso. E poi, ovviamente, vogliamo far parte dell’Europa. Parte del mondo civile, non dell’Unione Sovietica che la Russia sogna di far rivivere”.
Il sostegno da parte del Catanzaro in questi giorni è incessante, come conferma lo stesso Oleksandr: “Riceviamo solidarietà dalla Calabria regolarmente. Molte persone di Catanzaro e della Calabria scrivono con un’offerta di aiuto o anche solo con parole di sostegno. Non sempre ho l’opportunità di rispondere in tempo, perché passo molto tempo in un rifugio antiaereo e c’è una cattiva connessione. Ma è molto bello e ringrazio tutte le persone dall’Italia”.
La risposta del Catanzaro alle parole di Oleksandr Sytsko non è tardata ad arrivare. Il presidente Floriano Noto, in un’intervista all’AGI, ha rinnovato tutta la propria vicinanza verso il presidente della squadra ucraina: “Ho letto con profonda commozione l’articolo dell’AGI in cui Sytsko ripercorre da un lato le motivazioni che hanno portato a chiamare la sua squadra Fc Catanzaro e, dall’altro, l’appello per la fine di questa guerra atroce. Non posso che unirmi al coro di tutti quelli che chiedono un immediato “cessate il fuoco” perche’, proprio come ha detto ieri il Papa, la guerra e’ una pazzia.Il racconto di Oleksandr Sytsko non fa che confermare le atrocita’ che stiamo vedendo in televisione. Per cui non possiamo che essere accanto alla popolazione ucraina alla quale, come US Catanzaro, esprimiamo la nostra incondizionata solidarietà.” Noto ha quindi concluso lanciando un’iniziativa quando il conflitto sarà terminato: “Una volta finita questa brutale guerra, mi piacerebbe invitare Oleksandr e gli altri ex calciatori del FC Catanzaro in Calabria per disputare una partita dell’amicizia. Devolveremo l’incasso per scopi benefici nelle zone interessate dal conflitto”.
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