Catanzaro, è tempo di programmare il futuro
Voglia di riscatto. A Catanzaro, da quel 29 maggio intorno ad ora di cena, non si pensa ad altro. I giallorossi sono appena stati eliminati dal Padova nella corsa alla Serie B. Tutto sfumato per un gol nel recupero di uno stratosferico Cosimo Chiricò. E quella voglia, che aleggia per le menti dei tifosi, dei calciatori ma soprattutto di dirigenza e proprietà sta per trasformarsi in lavoro, idee e programmazione. Il Catanzaro è pronto a ripartire, con un occhio al futuro. Alla guida, neanche a dirlo, ci sarà Vincenzo Vivarini: l’allenatore arrivato a dicembre si è meritato la piena fiducia e conferma da parte del club di Via Gioacchino da Fiore. Nessun dubbio. Secondo posto raggiunto, idee chiare e voglia di andare avanti. Insieme. Per raggiugnere l’obiettivo. Lo stesso sfumato neanche un mese fa in Veneto, a soli 180 minuti dalla gloria.
Catanzaro, il futuro è adesso
L’arrivo in città del nuovo direttore sportivo Giuseppe Magalini, il prossimo 20 giugno, darà il via alle prime riunioni per programmare il futuro. Il primo acquisto, intanto, è già ufficiale. Tommaso Biasci è stato riscattato dal Padova e ha firmato un contratto con i giallorossi fino al 2024. Il primo tassello di un puzzle tutto da costruire. Da lunedì si inizierà a parlare delle prima strategie sul mercato dunque, dai rinnovi alle cessioni. Il presidente Floriano Noto ha voglia di raggiungere finalmente la Serie B. 2 secondi posti e un terzo in cinque stagioni di presidenza non bastano più. Ora il diktat sarà la vittoria. Le ambizioni per un campionato di vertice ci sono tutte e Noto è pronto ad affiancare il ds Magalini e il dg Foresti nelle scelte di mercato. Ad avere maggiore spazio sarà anche Luca Noto, figlio di Floriano e da poco nominato vice presidente del club.
Le scelte si faranno con tutta calma, ponderando soprattutto le uscite, quanto le entrate. Nessuna decisione presa e tante altre ancora da prendere. Il Catanzaro ha iniziato a programmare il futuro. Tra certezze e dubbi, cercando di raggiungere l’obiettivo.
A cura di Francesco Marra Cutrupi