Catanzaro-Pescara, Vivarini sfida il suo passato e ritrova Zeman: è tabù per il boemo
Il successo contro la Gelbison per 2-0, ha sancito l’aritmetica promozione in Serie B del Catanzaro dopo 17 anni con 5 giornate d’anticipo. E’ curioso però, come il destino abbia voluto che la “festa promozione” dei calabresi al Ceravolo, avvenisse proprio contro la prima squadra allenata da Vivarini in B, nonchè il Pescara. Domenica 26 marzo infatti, i giallorossi e l’allenatore abruzzese riabbracceranno il proprio pubblico in casa da vincenti del girone C e si ritroveranno di fronte i biancazzurri di Zeman. Un vero e proprio scherzo del destino per Vincenzo Vivarini, che la prima esperienza da allenatore professionista l’ha vissuta e iniziata proprio all’Adriatico.
Catanzaro-Pescara, Vivarini e le sue esperienze in Abruzzo tra promozioni e prime esperienze tra i pro
Per Vivarini, tutto ebbe inizio nel suo Abruzzo. Nato ad Ari, l’allenatore giallorosso, cominciò tra i dilettanti con Francavilla, Vastese, Angolana e Canistro. Il successo arrivò sia a Chieti nel 2010, quando ottenne la promozione in Serie C, sia a Teramo 5 anni dopo con la promozione invece in B. Anche se in quest’ultimo caso, venne poi annullata dalla giustizia sportiva. Cresciuto tra l’altro nelle giovanili del Pescara, dove vi ha giocato dal 1983 al 1986, Vincenzo Vivarini ha vissuto proprio con i biancazzurri la sua prima annata da allenatore in Serie B. Era il 2006 e, affiancato da De Rosa, venne chiamato a sostituire l’esonerato Ammazzalorso. Una parentesi che si rivelò però non indimenticabile, con 4 gare condite da una vittoria, una sconfitta e due pareggi. Fatto sta, che quella di domenica 26 marzo sarà sicuramente una giornata non indifferente per l’attuale allenatore del Catanzaro, a cui Pescara rievoca dolci ricordi.
Contro la formazione abruzzese, Vivarini ha dalla sua inoltre uno score del tutto positivo. Su 5 incontri infatti, è rimasto imbattuto, trovando 4 vittorie ed un pareggio. Oltre al 3-0 della gara d’andata, ha sempre vinto in casa alle guide di Entella, Ascoli ed Empoli, pareggiando in trasferta con i marchigiani nel 2018. Finì anche con un netto 3-0, il suo penultimo incrocio contro il Pescara. E’ quello risalente a 3 anni fa con l’Entella dei vari De Luca, Schenetti e Cardoselli, autori delle 3 reti. I biancazzurri erano invece guidati da Pillon in panchina, e in campo da Scognamiglio, Bellanova, Valdifiori e Bocchetti.
Catanzaro-Pescara, Vivarini contro Zeman: il bilancio tra i due allenatori
Vivarini è pronto dunque a sfidare il suo passato, un passato che vede attualmente alla proprio guida invece un certo Zdenek Zeman. In questo caso, i precedenti tra i due allenatori sono tutti dalla parte di quello italiano. 3 sfide e altrettante vittorie ottenute da Vivarini contro il boemo, per un totale di ben 11 gol segnati e solamente 3 subiti. Gli ultimi due sono andati in scena lo scorso anno, quando il Catanzaro vinse contro il Foggia di Zeman sia all’andata che al ritorno, rispettivamente per 2-0 e 6-2. Il primo in assoluto invece, risale a 6 anni fa, quando nel 2017 Vivarini guidava l’Empoli e Zeman il Pescara. Finì 3-1 per i toscani, con doppietta di Caputo (in cui lasciò il segno Krunic con 2 assist) e rete di Ninkovic. Oltre ai 3 appena citati, quell’Empoli di Vivarini che poi ottenne la promozione in Serie A, era composta dai vari Bennacer, Di Lorenzo, Provedel, Pasqual, Luperto e Traorè, giusto per citarne qualcuno.
Tra le file del Pescara al contrario, c’erano Mancuso, Ganz, Fiorillo, Valzania e Coulibaly, quest’ultimo andato a segno. Dando uno sguardo infine agli incroci tra Zeman e il Catanzaro, l’ultimo successo risale al 2006 quando il Brescia di Possanzini e Mannini ebbe la meglio per 2-0. Bisogna invece scorrere il calendario di ben 33 anni, per trovare quella che è sin qui la prima ed unica affermazione dell’allenatore boemo al Ceravolo. Era il 1990 e il Foggia di Signori, Padalino e Mancini vinse 2-0. Una gara, quella tra Catanzaro e Pescara dunque, avvincente, pronta a regalare spettacolo visti i valori delle due squadre e con un sapore speciale per Vivarini, che ritrova Zeman e soprattutto il suo passato.
A cura di Antonio Palladino.