Il match di cartello della 34^ giornata del campionato di Serie C è senza dubbio quello che si svolgerà sul prato dello stadio “Ceravolo” di Catanzaro. Se per i padroni di casa è il campionato perfetto, lo stesso non si può dire per il Pescara che, tra alti e bassi, è determinato a chiudere al meglio la sua stagione. Per farlo dovrà, però, sfoderare un’ottima prestazione contro la squadra di Vivarini.
Nonostante sia passata una settimana dalla vittoria contro la Gelbison che ha sancito la promozione del Catanzaro in Serie B, non sembra finita la voglia di festeggiare. E’ quello che faranno, magari anche dopo una vittoria, giocatori e tifosi al termine del match casalingo contro il Pescara. Il “Ceravolo” chiama e la città risponde. In settimana si sono verificate lunghe code ai botteghini per acquistare i biglietti. Nemmeno l’attacco hacker ai sistemi di vendita dei tagliandi ha scoraggiato i tifosi. Sold out? Neanche a dirlo. La festa del popolo giallorosso è pronta.
Se a Catanzaro i numeri sono da incorniciare negli annuari della città e della società a Pescara non vale lo stesso discorso. L’ inizio di stagione della squadra è di quelli sorprendenti. 11 vittorie, 2 pareggio ed una sconfitta nelle prime 14 giornate. Secondo posto meritato e popolo biancoazzurro in festa. Tuttavia, proprio dalla partita di andata con il Catanzaro iniziano a vedersi alcune difficoltà. La cornice di pubblico nel match con la capolista ha un che di memorabile.
Lo stadio “Adriatico” registra il record di biglietti venduti. 11.264 tagliandi emessi. Se escludiamo gli anni di Serie A, l’ultima occasione che vede lo stadio di Pescara così gremito risale al match di Serie B contro il Benevento dove il totale ammonta a 7.300 paganti. Spalti in festa campo che piange. Gli uomini di Colombo, allora allenatore del Pescara, subiscono un passivo di 3 gol a 0 che dà il via ad un periodo avaro di soddisfazioni. Nelle successive 6 partite, fino alla sosta natalizia, gli abruzzesi vedranno i 3 punti solo una volta a Monopoli. Anche il nuovo anno non è foriero di risultati.
A gennaio arriva una sola vittoria fino alla sonora sconfitta casalinga ad opera del Foggia. La società corre ai ripari esonerando l’allenatore Colombo. Torna, quindi, Zeman. Il boemo si fa sentire fin da subito. Capisce che la squadra ha le qualità per sollevarsi e riprendere il cammino di inizio stagione. Il talento c’è, solo che ognuno vuole giocare da solo. Da soli non si arriva mai da nessuna parte“ riferisce l’allenatore in occasione della sua presentazione. E i giocatori rispondono “presente”. Nelle 9 partite disputate con il boemo in panchina la squadra ha collezionato 3 vittorie, di cui una segnando 5 gol al Potenza, 4 pareggi e 2 sconfitte.
A conferma di questo parlano anche i numeri relativi ai gol. Lescano e compagni vantano il terzo attacco del campionato con 47 gol. Tuttavia, non può bastare. Il Pescara è oggi terza in classifica a quota 55 punti. La rivelazione Picerno segue a sole due lunghezze e sembra determinata a proseguire nella sua cavalcata.
Il destino del Pescara passa da Catanzaro. Ancora una volta.
A cura di Alvise Gualtieri
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