Dal Sud del mondo al Meridione d’Italia: Catanzaro si gode il “Cabezon” Vazquez
Una testa troppo grande per raccogliere tutto il calcio che c’è dentro: Federico Vazquez continua la propria risalita, in campo come nella vita, alla ricerca di un’isola felice che, forse, ha già trovato. Con la doppietta decisiva di ieri al Latina, l’attaccante di San Martin aggiunge un altro tassello di spessore alla sua prima stagione in maglia Catanzaro. Prima un eurogol a colpire dalla distanza l’incolpevole portiere ospite, e poi un rigore a chiudere i conti di una sfida insidiosa e mai scontata. Destro, sinistro, fa poca differenza: l’importante per Vazquez è bucare la rete e accendere il caldissimo pubblico del Nicola Ceravolo. Come accadeva qualche anno fa, dall’altra parte del mondo.
“La cantera que siempre produce”: gli inizi al Vélez Sarsfield
Da San Martin, provincia di Buenos Aires, i primi calci al pallone di Federico Vazquez sono già a tinte tricolore. Colori, quelli italiani, che segneranno i suoi esordi nel futsal con l’Associacion Italiana Rotonda, e finiranno per accompagnarlo anche nella scelta della propria compagna di vita, argentina di nascita ma fermana d’origine. Abbandonato il calcio a 5 per la più popolare versione da 11 uomini, il giovane Federico matura come uomo e calciatore nella prestigiosa cantera del Vélez Sarsfield. Una cantera “que siempre produce”, come si dice da quelle parti, e che dai sobborghi di Buenos Aires crea quantità e qualità per il Fútbol argentino.
Esordio che arriva per Vazquez nella prestigiosa cornice della Finale di Supercoppa vinta proprio da biancazzurri contro l’Arsenal Sarandi: a partita in corso un giovanissimo centravanti di San Martin prenderà il posto di un’altra vecchia conoscenza del calcio italiano, Mauro Zarate. Stagione, la prima nel professionismo, che vedrà il classe ’93 debuttare anche sul palcoscenico più prestigioso del Sudamerica: la Coppa Libertadores. Saranno 2 le presenze totali nell’Olimpo del calcio dell’America Latina, la prima arrivata nel match vinto dal Velez contro l’Universitario del Perù.
Segnali di un impatto importante nelle gerarchie del club che però non bastano a lasciare il segno all’ombra del José Amalfitani. Alla ricerca della continuità Vazquez scenderà prima in Primera B in prestito all’Instituto de Cordoba dei totem albicelesti Kempes e Dybala, per poi passare in prima divisione venezuelana all’Estudiantes de Mérida.
Dopo due infruttuose esperienze lontano da Buenos Aires, il Vélez decide di non voler più aspettare un talentuoso ma discontinuo figlio del Fortin. All’età di 24 anni, Vazquez si ritrova svincolato e lontano anni luce dai fasti di un calcio assaporato solo pochi anni prima.
Italia: la nuova frontiera di Vazquez
La chance di ripartire arriva dall’altra parte del pianeta: una chiamata dalla Sicilia è quello che serve a Federico per fare le valigie e rimettersi in gioco. Con un passaporto italiano in tasca, saranno dei dilettanti a convincere il classe ’93 ad abbandonare l’Argentina e tentare un insperato rilancio.
Lontano dal frastuono della Coppa Libertadores, ma con i piedi ben piantati a terra, Vazquez lascia da parte il prestigio per tornare a respirare calcio con la maglia del Troina. L’impatto sarà devastante: 20 gol in campionato e promozione in Serie C sfumata solo agli spareggi. L’azzardo, però, sembra iniziare a dare i suoi frutti ed è il Siracusa a voler scommettere sulle capacità realizzative del Cabezon argentino. Ancora oggi da quelle parti ci sarà qualcuno pronto a raccontarvi dei gol straordinari che il destro di Vazquez è riuscito a disegnare contro Paganese e Siculo Leonzio. Potenza, fame, incisività: la Serie C scopre quasi improvvisamente un nuovo protagonista e sono in tanti a voler accaparrarsi le doti del centravanti ormai siciliano d’azione
Il Meridione, però, ha ancora angoli inesplorati da conquistare e il ritorno sulla terra ferma del giocatore del Siracusa si concretizza con il trasferimento in Puglia, alla Virtus Francavilla. Due annate nel brindisino segnate da 18 gol in 54 presenze: uno score impressionante, soprattutto per quanto riguarda l’impatto nella prima stagione con i biancazzurri. Ottimo tiro, prestanza fisica ma anche tanta velocità di pensiero ed esecuzione: la versatilità mostrata da Vazquez appare come uno strumento sempre più ideale anche per squadre di alta classifica.
Il presente al Catanzaro
Un Girone C diventato casa e una nuova sfida da affrontare: il presente di Federico Vazquez si chiama Catanzaro. Con la doppietta rifilata ad un lanciatissimo Latina, salgono a 9 le reti in questi campionato per l’ex speranza del Vélez. Con più di due mesi di campionato ancora da disputare, non è impossibile pronosticare una doppia cifra raggiunta solo una volta nella carriera da professionista.
E mentre da centravanti goleador c’è una sfida personale da superare, il Catanzaro continua a macinare punti e rincorrere la promozione. A competere per il primo posto in graduatoria c’è anche quella Virtus Francavilla che, lontana solo due punti, non intende mollare la presa. Con 4 reti solo nel mese di febbraio, Vazquez è in continua risalita. Un percorso inusuale, forse da studiare. L’umiltà di sapersi prestare a contesti diversi da tutto ciò che sembrava avergli riservato il destino. Ora un passo successivo comune, la Serie B, per lui e per il Catanzaro. E la risalita continua.
A cura di Pietro Marchesano